Fratoianni, chi è il leader di Sinistra Italiana chiave nel patto Calenda-Letta: dal "lodo" al patto anti-modifiche alla Costituzione

Oggi alle 15 l'incontro con il segretario dem Enrico Letta per verificare il «perimetro dell'alleanza»

Fratoianni, il ruolo chiave nell'accordo Calenda-Letta: dal "lodo" al patto anti-modifiche alla Costituzione

Più di qualcuno, commentando i negoziati in stallo tra dem e azionisti, già ipotizzava lo strappo. Né faceva ben sperare l'ora di ritardo con cui ha preso avvio, ieri a Montecitorio, il confronto tra Enrico Letta e Carlo Calenda. Perché nella bozza di accordo - realizzata congiuntamente da Azione e +Europa, e giunta di primo mattino al quartier generale del Nazareno, rimaneva il veto sui candidati divisivisi nei collegi uninominali: vedesi il leader di SI, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Luigi di Maio e tutti gli ex 5 stelle. 

Che avrebbero corso per le loro liste nel proporzionale e con cui il Pd, se avesse voluto avrebbe potuto costruire un'alleanza a latere, autonoma rispetto a quella con Azione. Una proposta che al leader dem deve essere suonata come un ultimatum e che ha rischiato di far saltare tutto. 

Il Lodo Fratoianni 

Se invece la partita nel centrosinistra è andata a buon fine, ironia della sorte, è stato grazie a Nicola Fratoianni, uno dei leader su cui era arrivato il niet del leader di Azione. Ospite di In onda su La7, il giorno prima del faccia a faccia Letta - Calenda, il segretario di Sinistra Italiana aveva avanzato una proposta: «Se vogliamo battere le destre dobbiamo costruire la coalizione nell'uninominale». Quindi, l'appello a tutti i leader e segretari di partito: «sono pronti a non stare nell'uninominale? Allora nei collegi uninominali candidiamo personalità, che esprimano storie e bisogni».  Una richiesta che non è rimasta inascoltata: di fronte alla difficoltà di dire di sì o no a ogni singolo leader, Letta ha prediletto il passo indietro da parte di tutti i leader negli uninominali. Un patto che travolge però i piani di Luigi di Maio che due giorni fa ha presentato il simbolo della nuova formazione, Impegno civico, assieme a Tabacci, ma  che contava  sulla propria candidatura nei collegi uninominali del Pd.

La posizione di Sinistra Italiana 

A Fratoianni, il merito della proposta risolutrice di ieri. Ma ora anche l'onere di verificare il «perimetro dell'alleanza con il Pd». Lo farà oggi, nell confronto alla Camera ( inizio previsto per le 15) con il segretario dem Enrico Letta, che incontrerà insieme al co-portavoce di Italia Verde Angelo Bonelli. 

L'obiettivo è quello di un accordo con il Pd che assicuri loro di  «avere uno spazio di manovra per difendere le proprie battaglie identitarie»: come per la questione dei  rigassificatori e  termovalorizzatori, rilanciati da Calenda ma su cui Angelo Bonelli si è detto fortemente contrario. 

E se ha un lato, il segretario di SI risponde duramente a chi gli prospetta la scorciatoia del diritto di tribuna perché «È un l'ipotesi che non ci riguarda, non ne abbiamo bisogno » intendendo «guadagnare uno spazio politico a partire dalla capacità di costruire consenso sulla nostra proposta politica».

Dall'altro lato stempera  i toni e guarda ai lati positivi dell'alleanza con il Centro di Calenda: «l'obiettivo - spiega Fratoianni -  deve essere evitare che chi vada al Governo possa modificare la Costituzione senza passare per il referendum».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Agosto 2022, 15:55
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