Emilia Romgna, Von der Leyen e Meloni in volo sulle zone allagate. Arrivano i fondi europei

Il capo del governo: «Pensiamo ai funerali, non al commissario»

Fondi europei per l'alluvione. «L'Unione è con voi» Von der Leyen e Meloni in volo sulle zone allagate

di Mario Ajello, inviato in Emilia Romagna

Il disastro lo vede prima dall’alto Ursula von der Leyen, nel volo sulle zone alluvionate in elicottero insieme a Giorgia Meloni e a Stefano Bonaccini. Poi con il ministro Fitto calpesta i territori martoriati dall’alluvione e in piazza a Cesena grandi e piccini la accolgono cantando Romagna mia.  Atterrata a Bologna usa queste parole la presidente Ue: «Sono sconvolta ma vedo una popolazione che reagisce ed è pronta a rialzarsi e a ricostruire. Il messaggio che sono venuta a portare è che l’Europa è con voi». Ursula parla nella hall dello scalo dei voli privati della capitale emiliana, appena scesa dall’elicottero che ha sorvolato Conselice, Lavezzola, Ravenna, Bagnacavallo, Lugo, Faenza, Castel Bolognese, Casola Valsenio, Modigliana, Forlì. Meloni guarda la presidente Ue e annuisce. In scena ci sono le due presidenti e seduti in prima fila Fitto e Bonaccini.

Emilia Romagna, Giorgia Meloni: «Bonaccini commissario? Trovare prima i soldi». Von der Leyen: «L'Ue è con voi»

A Meloni viene chiesto del commissario alla ricostruzione, che per lei e per un bel pezzo di centrodestra doveva essere il presidente regionale, ma Salvini ha detto di no, e Giorgia s’innervosisce per la domanda e replica un tantino stizzita ai giornalisti: «Sul tema del commissario sono francamente molto colpita dal fatto che questo sia il dibattito che vi interessa, mentre ancora si stanno celebrando i funerali delle vittime. Quando arriverà il tempo della ricostruzione penseremo a nominare il commissario della ricostruzione». Guardi però - le viene obiettato - che anche i governatori di centrodestra pensano al commissario e vogliono Bonaccini, e lei: «Allora la mia risposta vale anche per loro».

UN FIGLIUOLO PER LA ROMAGNA

Bonaccini la ascolta e non fa una piega ma difficilmente sarà lui il commissario, così come è improbabile che la scelta ricada su Galeazzo Bignami, che pure è un fedelissimo di Giorgia, il suo mister Wolf in terra emiliano-romagnola e probabile candidato presidente regionale nel 2024. Sarà dunque un tecnico, un ingegnere, un civil servant l’uomo - o la donna - che gestiranno la macchina della ripartenza dopo il disastro? Cercasi un generale Figliuolo per la Romagna che, vista da vicino, sembra più che terremotata e cancellata nel suo tessuto industriale e agricolo che vale circa 4 punti di Pil nazionale. Meloni è consapevole che il lavoro di ricucitura sarà lungo. E intanto spiega: «Adesso, c’è ancora da capire la reale entità dei danni e c’è da trovare i soldi per superare l’emergenza.

Abbiamo agito con tempestività e in 72 ore abbiamo trovato due miliardi e duecento milioni. Non è un segnale sufficiente, ma c’è una seconda fase e il lavoro che faremo servirà a tirare fuori altre ingenti risorse». 

E qui il contributo europeo è cruciale. Come sa bene von der Leyen. Racconta: «Mi ha spezzato il cuore sorvolare le zone del disastro e vedere le profonde cicatrici sul territorio, il fango, gli smottamenti». E dunque: «Attiveremo il fondo europeo di solidarietà e da lì arriveranno la gran parte dei soldi per la Romagna». In più - promessa di Ursula, ma occorrerà battersi ed essere convincenti perché si realizzi - «metteremo in campo i fondi speciali di emergenza per l’agricoltura e anche i fondi di coesione». E poi «guardando al futuro, per la prevenzione, grazie a Dio nel piano Next Generation Eu abbiamo sei miliardi di euro per prevenire le alluvioni, i terremoti, rafforzare le infrastrutture». Tutto questo però con «un approccio graduale». Significa che chissà quando si vedranno i finanziamenti? Von der Leyen - che tra l’altro sulle rive del fiume Savio ha dato una mano a un bambino che per salutarla era scivolato nel fango - assicura tempestività e lo fa così: «Per cominciare, ci sarà un piccolo pre-pagamento standard per dare subito qualche risposta concreta. Poi nei prossimi tre mesi faremo una stima e sulla base di quella stabiliamo altri interventi e finanziamenti».

 

UN OCCHIO DI RIGUARDO

Meloni ascolta lì accanto e avverte: «Serve un occhio di riguardo sui fondi». Ossia la Ue rispetti gli impegni. Ancora Meloni: «Domenica scorsa, nella mia prima visita attraverso le zone alluvionate mi ha colpito l’estensione del disastro e la reazione della popolazione. Tutti a rimboccarsi le maniche e di questo dobbiamo essere orgogliosi». Ma non è certo qui per fare retorica il capo del governo. Insiste sull’approccio pragmatico e in questo ha trovato sintonia con Bonaccini che da giorni indossa la divisa dei volontari. E quando è concluso il punto stampa delle due presidenti, Giorgia chiama in scena Bonaccini - «Dai, Stefano, facciamo una foto tutti e tre insieme» - e dice: «Lo ringrazio, con lui stiamo lavorando molto in queste ore». Salvini però s’è fatto prendere dalla gelosia. E FdI si è fatta i suoi calcoli elettorali per cui Bonaccini commissario non sarà e i soldi in mano non li avrà.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Maggio 2023, 17:45
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