È morto Emanuele Macaluso, storico dirigente del Pci. Aveva 96 anni. Mattarella: «Protagonista della storia della Repubblica»

Emanuele Macaluso è morto. Grande giornalista e lucido uomo politico. Macaluso aveva 96 anni e da qualche giorno era ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Fu uno storico dirigente del Partito Comunista, partito al quale si iscrisse già durante il regime fascista.  Iniziò la sua carriera politica nel 1951 come deputato regionale siciliano. Parlamentare nazionale per sette legislature (1963-1992), fu anche direttore de l'Unità dal 1982 al 1986 e ultimo direttore de Il Riformista dal 2011 al 2012. Quando il PCI si sciolse, aderì al PDS.

Incubo in casa dell'ex senatore Macaluso: la moglie aggredita e rapinata nella notte

Nato a Caltanissetta il 21 marzo 1924, Macaluso si iscrisse al Partito Comunista d'Italia prima della caduta del Regime fascista. Iniziò la sua carriera politica nel 1951 come deputato regionale siciliano del Partito Comunista Italiano. Membro della corrente riformista (o, come egli preferiva, migliorista) del partito, di cui faceva parte anche Giorgio Napolitano, nel 1960 entrò nella Direzione del partito. Parlamentare nazionale per sette legislature (1963-1992), fu anche direttore de l'Unità dal 1982 al 1986 e ultimo direttore de Il Riformista dal 2011 al 2012. Quando il Pci si sciolse, aderì al Pds. 

 

Mattarella: protagonista della storia della Repubblica

«La morte di Emanuele Macaluso mi addolora profondamente - scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una nota di cordoglio - Desidero esprimere i miei sentimenti di vicinanza ai familiari, a quanti, hanno condiviso con Macaluso impegno e ideali, e a coloro che, nel confronto democratico, anche su posizioni diverse, ne hanno apprezzato l'acuta intelligenza e il senso del bene comune. Macaluso è stato un protagonista della storia repubblicana e ha contribuito da dirigente politico e da intellettuale alla crescita democratica del Paese».

«Il suo impegno politico - prosegue il Capo dello Stato - maturato da giovanissimo, è stato motivato dalla volontà di emancipazione dei più deboli e di tutela dei lavoratori, sviluppandosi nella Cgil e nel suo partito il Pci, con iniziative sovente coraggiose e difficili.

L'impegno meridionalista è rimasto una costante del suo pensiero e della sua azione politica, con un orizzonte ampio e un senso forte dell'interesse nazionale. Parlamentare di grande personalità, nei passaggi più critici per il Paese, ha difeso con determinazione le istituzioni democratiche. Giornalista e scrittore ha continuato a partecipare alla vita pubblica con spirito libero e critico. Con la sua longevità intellettuale ha continuato ad essere testimone, e anche maestro per tanti giovani. Scompare con lui - conclude Mattarella - una figura eminente della Repubblica, un appassionato uomo di parte, capace di tenere vivo il confronto con le altre forze popolari e il dialogo con i corpi sociali».

Il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano: ​«La scomparsa di Emanuele Macaluso, fraterno amico di una vita e protagonista della vita politica e culturale del nostro paese, mi riempie di un dolore immenso e indicibile. Da quando lo conobbi in Sicilia, alla fine degli anni '40, ho condiviso con lui decenni di appassionato impegno politico e di difficili battaglie comuni, affrontandole nella prospettiva di un socialismo riformista di stampo europeo e di un'Italia più giusta, solidale e attenta al mondo del lavoro. Invio alla cara Enza, al figlio Antonio e a tutti i famigliari, un forte abbraccio e le più sentite condoglianze a nome mio, di mia moglie Clio e dei nostri figli».

«Si è spento il faro. Resta la scintilla. Per quel poco di luce che ha fatto o che farà, nella mia vita, la luce è sua». Lo scrive su twitter il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano.

- «Ho incontrato #Macaluso solo negli ultimi anni della sua vita, apprezzando lo straordinario esempio di cultura, ironia, vis polemica. Un grande siciliano, una perdita per la sinistra italiana». Scrive il commissario europeo Paolo Gentiloni.

«Che tristezza. Un grande protagonista che ci lascia. Un pensiero aperto, intelligente e sempre originale. Aggiungo, come nota personale, un vicino di casa amato e coccolato da tutto il quartiere. Testaccio. #Macaluso», commenta l'ex premier Enrico Letta.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Marzo 2022, 17:54
© RIPRODUZIONE RISERVATA