Draghi a Bruxelles: «Variante Delta? Crea incertezza sulla ripresa economica, va intensificata la campagna vaccinale»

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Il premier Mario Draghi al termine del vertice di Bruxelles intreccia di nuovo salute e economia: «La variante Delta sta creando incertezza anche sulla ripresa economica». Lo ha detto il premier Mario Draghi a Bruxelles, mettendo in guardia su possibili nuove ondate: «A settembre - ha detto - non vogliamo trovarci nella stessa situazione dello scorso anno. In un anno avremo pure imparato qualcosa. In Inghilterra vediamo come la diffusione della variante Delta stia creando incertezza nella ripresa economica su cui l'Inghilterra era avviata molto bene. Non vogliamo ritrovarci in questo scenario quando ricominciano le scuole, quando i trasporti tornano ad essere pieni, non vogliamo tornare al 2020. È passato un anno, avremmo pure imparato qualcosa...  In Italia, di fronte a questa variante, serve continuare con determinazione la campagna vaccinale, continuare e aumentare i tamponi, aumentare il sequenziamento».

 


Draghi e la variante Delta: «Intensificare campagna vaccinale» 

Ema

«È presto per dire come riformare l’Ema però ho sollevato io stesso il tema e c’è stata una certa convergenza. È un aspetto complesso ma certamente nell’ultimo anno abbiamo visto una certa difformità di pronunciamenti tra Ema e le autorità nazionali, esitazioni - certamente anche dovute al fatto che tutti apprendevamo in corso d’opera - però si è vista una notevole confusione. Credo che Ema abbia bisogno di essere rinforzata per avere i poteri che le spettano e che altre agenzie esercitano in altri Paesi, pensiamo agli Usa», ha detto ancora Draghi.

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Unione bancaria

«Sull’Unione bancaria non c’è stato un accordo ed è meglio che non ci sia se deve essere su termini per noi inaccettabili». 

Fisco

«L’argomento per mantenere una politica fiscale espansiva focalizzata sempre più sugli investimenti - in particolare quelli che faranno la nostra società diversa - è che bisogna mirare alla crescita, a tassi più alti di quelli pre-pandemia.

Se gli investimenti del Recovery sono ben fatti produrranno un aumento della produttività, quindi un tasso di crescita più alto che diminuirà la pressione del debito italiano», spiega ancora Draghi.

«Il Pnrr, più le politiche fiscali nazionali faranno aumentare la crescita e la porterà a un tasso più alto di prima della pandemia».

Immigrazione

«Il problema dell’immigrazione l’Europa ha bisogno di affrontarlo possibilmente in armonia, ma senza escludere accordi tra Paesi. La migrazione rientrerà nell’agenda del Consiglio europeo, non mi farei troppi problemi», ha aggiunto Draghi.

«Il mio obiettivo non era ottenere un accordo sui ricollocamenti, era prematuro avere un accordo per noi conveniente».


«La discussione sulla Russia è stata lunga e controversa, sostanzialmente è arrivata un pò come una sorpresa per molti. Diversi ne hanno letto sul Ft ieri.
Però il tentativo» di un incontro con Putin «andava fatto, io ho sostenuto la necessità che andasse fatto, anche perché piuttosto che essere dubbiosi sulla propria potenza i Paesi europei devono essere orgogliosi sulla manifestazione di forza che danno quando parlano tutti insieme».

«In molti si sono opposti, non solo i Paesi nordici. Ora vediamo se si può fare una riunione» con Mosca «in formato Normandia oppure no», spiega.

«La Russia è un attore importante sul fronte economico e politico, non può non essere coinvolta, bisogna tenere un dialogo attivo. Nello stesso tempo bisogna esser franchi su ciò che non va, gli attacchi cyber, lo spionaggio, la disinformazione, il rispetto dei diritti umani. Ci vogliono cooperazione e franchezza». Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo il Consiglio Ue.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Giugno 2021, 14:44
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