Sarà una Pasqua blindata. Il nuovo dpcm con le misure di contrasto alla pandemia resterà in vigore fino al 6 aprile, quindi anche durante le giornate di Pasqua, il 4 aprile, e il lunedì successivo. Con forti limitazioni agli spostamenti. «Sarà una Pasqua triste» ha detto il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca nel tracciare una previsione sulle prossime festività pasquali: «Le prenotazioni per Pasqua sono pochissime perché gli italiani non si potranno muovere da una regione all'altra, gli stranieri hanno difficoltà a venire in Italia e quindi c'è una impossibilità oggettiva per il turista di raggiungere le nostre destinazioni».
Il nodo spostamenti
Sono ancora in vigore tutte le limitazioni previste per gli spostamenti tra le regioni gialle, arancioni e rosse. Fino al 27 marzo è vietato lo spostamento tra regioni a meno che non ci siano «comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute». Ed è possibile che questo divieto venga prorogato oltre il 6 aprile con un altro provvedimento. In più, nelle zone arancioni è consentito soltanto «spostarsi all'interno del proprio comune tra le 5 e le 22». Nelle zone rosse non è possibile muoversi se non per motivi di lavoro, salute o necessità nel proprio comune. Queste regole vanno dunque applicate anche alle gite fuori porta (senza dimenticare le norme sul distanziamento e l'obbligo di viaggiare in macchina al massimo in tre persone con mascherina) che saranno vietate nella zona rossa o all'esterno del Comune nella zona arancione, possibili invece nelle aree gialle o bianche all'interno della regione. Inoltre, in zona arancione ci si potrà spostare entro un raggio di 30 chilometri (non verso il capoluogo di provincia) se si vive in un comune con meno di cinquemila abitanti. Tutto questo salvo diverse indicazioni locali per le aree dove cresce il rischio contagio.
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Pasqua, amici e parenti
E se a Pasqua si vuole fare visita ad amici e parenti? Anche in questo caso valgono le regole generali.
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Pasqua, bar e ristoranti
Passiamo a bar e ristoranti. Anche nel periodo delle festività pasquali, in zona rossa bar e ristoranti restano chiusi e possono fare soltanto consegne a domicilio o asporto, quest'ultimo fino alle 22. Stesse regole in zona arancione. In zona gialla, invece, bar e ristoranti sono aperti dalle 5 alle 18 con asporto consentito fino alle 22 (anche per le enoteche) o consegna a domicilio. In tutte queste aree i centri commerciali restano chiusi nel fine settimana.
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Pasqua, teatri e cinema
Teatri e cinema, infine, potranno aprire nel periodo di Pasqua in zona gialla ma rispettando uno specifico protocollo appena varato dal Cts sugli ingressi contingentati, le prenotazioni obbligatorie e le distanze. Per i musei, dal 27 marzo si aprirà anche durante i fine settimana. Naturalmente è possibile che queste regole cambino nelle prossime settimane in relazione all'evolversi della pandemia e al numero dei contagi.
«La preoccupazione per Pasqua è alta perché il sistema delle colorazioni rende difficile l'organizzazione e la gestione degli agriturismi», dice Augusto Congionti, presidente di Agriturist, l'associazione di riferimento di Confagricoltura, in rappresentanza delle oltre 24 mila aziende agrituristiche presenti in Italia: «I pranzi di Pasqua e di Pasquetta rappresentano due importanti appuntamenti per questo settore. Tuttavia le prenotazioni vanno molto a rilento a causa delle difficoltà degli spostamenti».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Marzo 2021, 12:08
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