Berlusconi fuori dal seggio non canta Bella Ciao: «È una canzone di sinistra»

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di Bianca Amsel

Silvio Berlusconi ha votato stamattina nel seggio della scuola primaria di via Fratelli Ruffini a Milano, tra i cori dei sostenitori che ripetevano il suo nome. Ad aspettarlo c'erano anche dei giornalisti de “Le Iene” che gli hanno chiesto di cantare “Bella ciao” per: «Liberarla dai colori politici». Il presidente di Forza Italia si è rifiutato spiegando: «Non posso, sarei criticatissimo, francamente è usata come canzone di sinistra, all’inizio credo che fosse una bella canzone e basta». 

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Bella ciao in campagna elettorale

La richiesta di intonare “Bella ciao” si inserisce in un contesto retorico che ha accompagnato questa campagna elettorale e che ha vissuto momenti polemici proprio sulla questione dell’inno divenuto simbolo della Resistenza. Da Laura Pausini, cantante famosissima all’estero che si è rifiutata di intonarla in una radio spagnola, a Giuseppe Conte o Enrico Letta che con fierezza hanno dichiarato: «È una canzone della democrazia italiana».


Ultimo aggiornamento: Domenica 25 Settembre 2022, 19:42
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