Di Maio: «I fondi della Lega? Rigurda i diamanti e lauree in Albania di Bossi. Nessun imbarazzo»

Di Maio: «I fondi della Lega? Rigurda i diamanti e lauree in Albania di Bossi. Nessun imbarazzo»
«Sono d'accordo con il ministro Bonafede, ma credo che tutti siamo d'accordo qui. Non ho alcun imbarazzo verso questa vicenda, perché riguarda le questioni dei diamanti e lauree in Albania di Bossi. Me le ricordo bene. Sono quelle che hanno portato la Lega a scendere all'1-2%». Così il vicepremier Luigi Di Maio, ospite di La7, risponde a proposito delle affermazioni del ministro della Giustizia sulla sentenza sul sequestro di 49 milioni alla Lega. «Le sentenze vanno rispettate, senza evocare scenari che sembrano appartenere più alla Seconda Repubblica», aveva detto Bonafede, che però aveva anche poi aggiunto: «Onestamente con tutte le cose importanti a cui sto lavorando, questa è quella che mi interessa di meno». 

Oltre al gelo con il Colle, la questione dei 49 milioni di euro al centro dell'inchiesta di Genova tiene dunque banco nel dibattito interno alla maggioranza . E provoca freddezza tra la Lega e i Cinque Stelle.

«Si sta giocando a mettere continuamente me contro Salvini o il M5s contro la Lega». Invece questo governo «è nato con un atto di sincerità» e «nell'ambito del percorso sul contratto di governo sto trovando persone leali nell'altra forza politica», ha proseguito Di Maio. Tornando al contratto di governo, Di Maio ha sottolineato che «noi abbiamo fatto il decreto dignità che, nonostante qualche giornale tifi per annacquarlo, loro sostengono. La Lega sta facendo la politica sull'immigrazione, noi la sosteniamo».

Salvini nei giorni scorsi aveva pressato il Quirinale per poter incontrare il capo dello Stato dal quale la Lega cercherebbe sostegno sull'intricata vicenda dei fondi del partito su cui indaga la Procura di Genova. Il Carroccio fa trapelare l'indiscrezione che ci sono in corso contatti con il Quirinale e che al rientro di Sergio Mattarella dalla missione nei paesi baltici ci sarà la possibilità di individuare una data per l'incontro. Ma poco dopo era arrivata la secca smentita del Colle: «Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è all'estero ed è all'oscuro di qualunque contatto», ha affermato una fonte della delegazione al seguito del capo dello Stato interpellata sull'incontro chiesto dalla Lega. Una gelata a fronte di un certo ottimismo mostrato dal vicepremier, appena arrivato alla festa alla residenza dell'ambasciatore Usa per l'Independence day: «Io sono qua. E sarei felice di incontrare Mattarella. So che è impegnato all'estero ma so che già in passato seguì la vicenda ed è sensibile al fatto che ci sia diritto di parola e di espressione in Italia».

 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Luglio 2018, 16:25
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