«Possiamo parlare di porti aperti e porti chiusi, senza risolvere il problema. Se non ci occupiamo delle cause si è nemici dell'Africa - ha aggiunto l'esponente M5S -. Se non affrontiamo il tema della sovranità monetaria in Africa non ne usciamo».
Di Battista ha poi escluso una sua candidatura alle Europee. «I sondaggi lasciano il tempo che trovano: io consiglio di guardarli poco», ha spiegato rispondendo alla domanda su cosa possa succedere al governo dopo le europee considerata la crescita della Lega. «Non è scontato che ci sia un ribaltamento delle forze» che formano il governo. E proprio a proposito del Carroccio non ha risparmiato un affondo in merito all'inchiesta sulla frode da 49 milioni di euro di fondi del Carroccio: «Quei soldi appartengono a tutti noi, anche agli elettori della Lega: quei soldi vanno restituiti perché appartengono alla comunità».
Sostegno per i gilet gialli: «Ci sono molti dei gilet gialli che si battono per giuste cause e io sono con loro. Lo sostengo e sto dalla loro parte». E parlando delle violenze in Francia afferma: «spesso la violenza è quella invisibile ed è altrettanto pericolosa». «La democrazia rappresentativa è già in crisi, un giorno la vedremo come qualcosa di obsoleto, come ora la monarchia costituzionale», ha detto poi nel corso dell'intervista.
«Con Luigi Di Maio - ha anche assicurato - c'è un rapporto stretto e siamo d'accordo su molte cose.
Vedo però che c'è molta invidia nei suoi confronti». E su Toninelli: «Ogni tanto noi facciamo qualche gaffe. Penso al ministro Toninelli massacrato per avere sbagliato una foto o una consecutio. Toninelli è stato massacrato dal sistema mediatico, ma per me c'è la mano di Benetton. È la mia opinione e me ne assumo la responsabilità. Da quando ha parlato di revoca della concessione ad Autostrade è stato massacrato».
Ultimo aggiornamento: Domenica 20 Gennaio 2019, 22:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA