Ha parlato a lungo Beppe Grillo -ben 45 minuti- durante il vertice M5S che ha preceduto l'incontro della delegazione pentastellata con il premier incaricato Mario Draghi. Il garante del Movimento, che dovrebbe lasciare Roma già oggi, ha invitato alla compattezza, a «restare uniti» in uno snodo fondamentale per il Movimento.
L'incontro è andato «molto bene», riportano alcuni presenti, cercando di non rivelare molto «altrimenti Beppe si arrabbia...», spiegano. Ma poi qualcosa trapela. Innanzitutto l'invito di Grillo a «difendere i nostri temi, mettere l'ambiente al centro» dell'agenda Draghi. Anche il premier uscente Giuseppe Conte ha preso la parola, spiegando che ora «sarà importante il perimetro della maggioranza, al momento -ha aggiunto poi su un suo ruolo nel governo Draghi - non è importante sapere se io ne farò parte». Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha preso parte telefonicamente all'incontro, esortando lo stato maggiore pentastellato: «non possiamo stare a guardare, dobbiamo esserci e gestire il Recovery plan».
Grillo viene descritto dai suoi 'carico e di buonumore' -«ha fatto 45 minuti di show»- ma quando ha visto i cronisti della stampa parlamentare, uscendo dalla riunione 5 Stelle, si è fatto subito scuro in volto e rivolgendosi a Vito Crimi ha chiesto: 'ma ci sono i giornalisti?'.
Durante il lungo monologo, le urla di Grillo -un classico anche dei suoi spettacoli teatrali- si sono udite fino in strada, nella via sottostante alle finestre della sala Tatarella dove i 5 Stelle erano riuniti. Urla ma anche applausi e risate per le parole del garante M5S, arrivato a Roma proprio con l'obiettivo di motivare i suoi.
Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Febbraio 2021, 13:26
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