Vialli morto di tumore al pancreas, con l'amico Mauro la Fondazione per raccogliere fondi per la ricerca su cancro e Sla

Era il 2003 quando l'ex calciatore assieme al collega hanno deciso di dar vita alla Fondazione Vialli e Mauro: la onlus finora ha devoluto oltre 4mln€ alla Ricerca

Vialli e la Fondazione con l'amico Mauro per raccogliere fondi per la ricerca sul cancro nata 20 anni fa

«Per scoprire la causa di malattie come la Sla e il cancro la ricerca è fondamentale», diceva questo Gianluca Vialli in un video in cui raccontava la Fondazione Vialli e Mauro. Era il 2003 e Gianluca Vialli, Massimo MauroCristina Grande Stevens creano La Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport, una onlus che opera con l’obiettivo di destinare fondi alla prevenzione e la cura del Cancro e alla ricerca medico scientifica sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA).

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 Fondazione Vialli e Mauro, la onlus per la ricerca su cancro e Sla

«Alla base delle attività della Fondazione ci sono l’amore per la vita, la voglia di agire concretamente e di essere sempre trasparenti, mantenendo salda la sinergia con realtà che rappresentano l’eccellenza nel campo della ricerca scientifica e degli approcci terapeutici. Sport, musica e cultura sono stati sfondo degli importanti eventi di raccolta fondi organizzati per avvicinare realtà differenti unite verso lo stesso obiettivo. Questo è uno dei motivi per cui, come forma di garanzia, i due ex campioni hanno scelto di mettere i propri nomi nell’intestazione della Fondazione». Si legge questo sul sito della Fondazione. Erano tre gli eventi sportivi per la raccolta fondi: Alba dei campioni (torneo di calcio), la Golf Cup e il GolfForLife. 

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Gianluca Vialli, la malattia

Oggi, 6 gennaio 2023, Gianluca Vialli è morto a Londra a 58 anni per tumore al pancreas. Il cancro tra i piu' letali. La battaglia del campione era iniziata nel 2017, dopo un intervento e 17 mesi di chemioterapia, nel 2020 sembrava che «l'ospite indesiderato» (così lo chiamava Vialli), se ne fosse andato, ma così non era. «È stata molto, molto dura, anche per un tipo tosto come me. Sono felice, anche se lo dico sottovoce. Può sembrare strano, ma in questo momento mi sento più fortunato rispetto a tanti altri. Vorrei che la famosa frase: Quello che conta è la salute diventasse davvero centrale. Vorrei che non accettassimo più nessun taglio alla sanità pubblica, che non crollassero più i ponti e che la sicurezza delle persone diventasse prioritaria. Vorrei che ci ribellassimo a queste città piene di smog che uccide». Poi nel 2021 l'annuncio delle nuove metastasi, durante la presentazione del libro Gianluca gonfia la rete scritto da Matteo Bonetti e a lui dedicato, di cui una parte del ricavato è andato in beneficienza alla Fondazione Vialli, ha annunciato di essere di nuovo alle prese con il tumore. Poi qualche giorno fa l'aggravamento. Per Gianluca Vialli non c'è stato nulla da fare. Non si è mai buttato giu' Vialli nella sua malattia, ha accettato i momenti di debolezza ha abbracciato la paura ma non ci si è mai fatto intrappolare. 

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Il fine della Fondazione

Cancro e Sla, per Vialli erano malattie da sconfiggere tramite la ricerca già da molto tempo. «Riflettendo una sera sulle nostre esperienze di vita personali e lavorative, abbiamo sentito un’esigenza comune: dedicare parte del nostro tempo e delle nostre energie ad aiutare gli altri e, più precisamente, le persone che hanno perso il prezioso dono della salute.

Così è nata l’idea di entrare nel mondo della filantropia in modo organizzato e costante nel tempo attraverso la costituzione della Fondazione Vialli e Mauro onlus». Nella Fondazione nata nel 2003 Gianluca con l'amico Mauro avevano come «mission, escluso ogni fine di lucro, l’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale» in alcuni settori: Supportare la prevenzione e la cura del Cancro, finanziare la ricerca di eccellenza sulla SLA, Sclerosi Laterale Amiotrofica e la promozione e lo sviluppo di attività per la diffusione dello sport, ed in particolare del calcio, come fenomeno storico culturale

Vialli e la Fondazione Veronesi

Richieste che a gran voce Vialli ha fatto anche attraverso la Fondazione Veronesi. «Sono un ex sportivo professionista, sono capo delegazione della Nazionale italiana di calcio e sono un malato di cancro. Ai ricercatori dico: forza e coraggio ragazzi, buon lavoro, abbiamo bisogno di voi. E saluto anche i miei colleghi malati di cancro: dai andiamo avanti, testa alta, petto in fuori, con grande dignità e grande ottimismo, perchè la ricerca va avanti»Sono queste le parole che, lo scorso 12 maggio 2022, Gianluca Vialli ha voluto dedicare in occasione della "Cerimonia finanziamenti alla Ricerca Fondazione Umberto Veronesi".  

I numeri della Fondazione Vialli e Mauro

A oggi la Fondazione Vialli e Mauro ha raccolto 4.062.000 € di fondi, di cui 3.192.375,43 € donati alla ricerca sulla SLA e 505.445 € donati alla prevenzione e cura del cancro, e ha finanziato 23 obiettivi. Ora Gianluca Vialli non c'è piu' ma continuerà la sua battaglia attraverso la sua Fondazione. E la parola chiave per Gianluca Vialli e Massimo Mauro è: «Non mollare mai».


Ultimo aggiornamento: Sabato 25 Febbraio 2023, 15:27
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