Harry, Spare è già un best seller: dove trovare il libro, quanto costa e i capitoli choc

Il libro è disponibile in 16 lingue e, ad oggi, sono già state vendute 400 mila copie

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Dilaga la febbre da "Spare", la chiacchierata autobiografia del principe Harry che ha attirato l'attenzione di tutto il mondo per le rivelazioni sulle sue battaglie personali e le accuse rivolte ad altri reali, tra cui il padre re Carlo, la matrigna Camilla e il fratello maggiore, il principe William. Con oltre 400 mila copie vendute in poche ore il libro è già un bestseller. Su Twitter, l'hashtag #Spare è stato inserito tra i 10 argomenti di tendenza negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Harry affronta i dettagli più intimi della sua vita privata e dopo l'uscita del libro le polemiche non accennano a diminuire.

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Le bugie contro Harry

«Senza dubbio, la bugia più pericolosa che hanno detto è che in qualche modo mi sono vantato del numero di persone che ho ucciso in Afghanistan», ha detto il principe Harry al The Late Show, in riferimento alle indiscrezioni sul suo libro, secondo cui il figlio di Re Carlo d'Inghilterra si sarebbe vantato dell'uccisione di 25 militari talebani. «Se sentissi qualcuno vantarsi di questo genere di cose, mi arrabbierei. Ma è una bugia - ha aggiunto - È davvero preoccupante e molto inquietante che possano farla franca... Le mie parole non sono pericolose, ma è come sono state riportate a esserlo, e molto, per la mia famiglia».

Come ha reagito Buckingham Palace

Nella sua intervista alla tv americana, Harry ha anche affermato, senza entrare nei dettagli, che Buckingham Palace ha tentato di screditare le storie raccontate nel suo libro di memorie, con l'ausilio della stampa britannica. Il principe è stato criticato per aver parlato, in Spare, di uccisioni, con alcuni militari che hanno affermato che era sbagliato riferirsi ai morti come «pezzi degli scacchi». Harry ha accusato la stampa di aver estrapolato le sue parole dal contesto.  Harry ha detto che scrivere il libro è stata un'esperienza «catartica» e «la più dura che abbia mai avuto in vita mia», lasciandolo anche più forte. Ma ha aggiunto: «Gli ultimi giorni sono stati dolorosi e impegnativi, non potendo fare nulla per quelle fughe di notizie». 

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Dove comprarlo

Spare è disponibile in 16 lingue e tutte le versioni tradotte dovevano uscire nello stesso momento. Ma in Spagna il libro è stato accidentalmente messo in vendita con una settimana di anticipo. Le testate giornalistiche  hanno iniziato a riportare dettagli importanti di Spare prima della sua uscita. Il rivenditore di libri WHSmith ha dichiarato di aver risposto all'elevata domanda del libro prolungando l'orario di apertura in 10 negozi del Regno Unito - compresi gli aeroporti di Heathrow e Gatwick e le stazioni ferroviarie di Victoria ed Euston - oltre la mezzanotte. Il libro è acquistabile in Italia, presso tutte le librerie autorizzate, e su Amazon al costo di 23,75 euro. 

La versione audio

Gli appassionati di libri che preferiscono la versione audio saranno accolti da un tocco personale: il principe stesso racconterà la sua storia. Su Twitter, la versione audio è stata ben accolta. Alcuni apprezzano la sua voce e il suo accento. 

La dedica alla mamma

Il duca di Sussex ha dichiarato che i proventi del libro saranno devoluti ad alcuni enti benefici britannici . Il libro è suddiviso in tre parti: «Dal profondo della notte che mi avvolge», «Sanguinante ma indomito» e «Capitano della mia anima».  Il ghost writer è il premio Pulitzer J.R. Moehringer. La dedica è per tutta la famiglia che l’ex principe ha dichiarato di voler proteggere anche attraverso queste memorie. «Per Meg e Archie e Lili… e, ovviamente, per mia madre». La citazione iniziale vola altissimo (è di William Faulkner): «Il passato non muore mai. Non è nemmeno passato».

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Ecco alcuni dei passaggi principali del libro:

L'erede e la scorta

Il risentimento dovuto al fatto di essere il secondogenito è il filo conduttore di tutto il libro. A un certo punto viene raccontata una frase che re Carlo avrebbe detto alla moglie Diana il giorno della nascita di Harry: "Meraviglioso! Mi hai dato un erede e una scorta, il mio lavoro è fatto"

La prima volta in un pub

Harry racconta anche del suo primo rapporto sessuale e dice di averlo avuto a 17 anni con una donna più grande dietro un pub e dice che la donna lo trattò come un "giovane stallone". Alla stessa età, avrebbe fatto in più occasioni consumo di cocaina nonostante non gli piacesse particolarmente: "Mi faceva sentire diverso e questo era il mio scopo principale". Nel libro dice anche di aver fumato cannabis e aver mangiato dei funghetti psichedelici.

 

Le foto sexy di Meghan


«Ero piuttosto ansioso per quella cena. È sempre motivo di nervosismo conoscere la madre della tua ragazza, soprattutto se al momento stai rendendo la vita di sua figlia un inferno. Il «Sun» aveva da poco pubblicato un titolo da prima pagina: La ragazza di Harry su Pornhub. L’articolo mostrava delle immagini di Meg, tratte da «Suits», che alcuni pervertiti avevano postato su qualche sito porno. Com’è ovvio, il «Sun» non disse che le immagini erano state usate illegalmente, che Meg non ne sapeva niente, che aveva a che fare con il porno tanto quanto mia nonna: zero. Era solo un trucco, un modo per indurre i lettori a comprare il giornale o a cliccare sulla storia. Una volta che avessero scoperto che non c’era niente, troppo tardi! I soldi della pubblicità erano già nel portafogli del Sun».

Il pene congelato

Harry fa un riferimento diretto alle sue parti basse e racconta di come gli si sia letteralmente congelato il pene (frost penis) durante la sua spedizione al Polo nord nel 2011, impresa che effettuò per scopi benefici con un gruppo di veterani di guerra. Il principe prosegue raccontando che il disturbo lo afflisse fino al matrimonio di William e Kate compreso. “Ma mentre le orecchie e le guance stavano già guarendo, il pene no. Era ancora completamente congelato e stava diventando sempre più un problema di giorno in giorno”, ricorda Harry. Il principe prosegue raccontando che ad un certo punto decise di rivolgersi ad un medico che lo invitò, per il suo disapputo, a pazientare, prima di raccontarci che alla fine risolse il problema con un fai da te, nella fattispecie una crema della famosa casa cosmetica americana Elisabeth Arden.

Nel libro il principe Harry infine rivela anche di essere circonciso, smentendo una volta per tutte i “rumours” contrari circolati finora.

 Il senso del nonno per la barba


«Un’altra folata di vento. Buffo, perché́ mi ricordò il nonno. Forse la sua freddezza o il suo gelido senso dell’umorismo. Mi tornò alla mente un fine settimana di caccia di tanti anni prima: per fare conversazione, uno dei presenti chiese al nonno cosa ne pensasse della barba che mi ero appena fatto crescere, e che aveva suscitato preoccupazioni in famiglia e polemiche sui media. «La regina dovrebbe obbligare il principe Harry a radersi?» Il nonno guardò il cacciatore, poi il mio mento e fece un sorriso malizioso: «Ma quella non è una barba!». Tutti scoppiarono a ridere. Radersi o non radersi, questo è il dilemma, ma solo il nonno avrebbe potuto chiedere «più» barba. «Lasciati crescere le fluenti setole di un maledetto vichingo!».

 Il padre Carlo: «Niente soldi per Meghan»


«(William) era stato abbastanza scoraggiante perfino riguardo al fatto che frequentassi Meg. Un giorno, mentre sedevamo insieme nel suo giardino, aveva previsto una miriade di difficoltà che potevo aspettarmi se mi fossi messo con “un’attrice americana”, espressione che è sempre riuscito a far suonare come “criminale condannata”.

«Sei sicuro di lei, Harold?»

«Sì, Willy.»

«Ma sai quanto sarà difficile?»

«Cosa vuoi che faccia? Che mi disinnamori?» Indossavamo tutti e tre un berretto floscio, giacche verdi, calzoni alla zuava, come se giocassimo nella stessa squadra. (In un certo senso era così, suppongo.) Mentre ci portava per i campi, papà si informò riguardo a Meg. Non con grande interesse, solo distrattamente. Eppure, non sempre chiedeva, perciò mi fece piacere.

«Sta bene, grazie.»

«Vuole continuare a lavorare?»

«Come, scusa?»

«Vuole continuare a recitare?»

«Oh. Be’, non lo so, credo di no. Immagino che vorrà stare con me, collaborare sai, il che escluderebbe “Suits”... dato che la girano a... Toronto.»

«Mmh. Capisco. Be’, ragazzo mio, sai che non ci sono abbastanza soldi.»

Lo fissai. Di che stava parlando?

Spiegò. O almeno ci provò. «Non posso pagare nessun altro. Devo già pagare tuo fratello e Catherine.»

Il discorso al matrimonio di Willy e Kate


«Quando la risata scemò, conclusi con una nota seria. Mamma. «Avrebbe adorato essere qui. Avrebbe adorato Kate, e avrebbe adorato vedere questo amore che avete trovato insieme». Pronunciai queste parole senza alzare gli occhi. Non volevo rischiare di incrociare lo sguardo di papà o di Camilla, e soprattutto quello di Willy. Non piangevo dal funerale di mamma e non avevo intenzione di ricominciare proprio adesso».

«In effetti volevamo sposarci di nascosto. A piedi nudi in Botswana, magari con un amico a officiare: questo era il nostro sogno. Ma ci si aspettava che condividessimo questo momento con altre persone. Non stava a noi decidere».

L'Afghanistan e le 25 "pedine" uccise


«Mentre ero in mezzo al calore e alla nebbia del combattimento non pensavo a quei venticinque come a persone. Non puoi uccidere qualcuno se lo consideri una persona. Non puoi neanche fare del male a qualcuno se lo consideri una persona. Erano pedoni rimossi dalla scacchiera, cattivi portati via prima che potessero ammazzare i buoni. Mi avevano addestrato a “deumanizzarli”, e mi avevano addestrato bene. Da un certo punto di vista riconoscevo che questo distacco acquisito era problematico. Ma era anche un elemento inevitabile della professione militare».

Paparazzi, un incubo


«Ricordo di essere uscito da una discoteca a Londra e di essermi ritrovato circondato da venti paparazzi. Mi accerchiarono, poi accerchiarono la macchina della polizia in cui ero seduto, si gettarono sul cofano, indossando tutti sciarpe di squadre di calcio intorno alla faccia e cappucci in testa, l’uniforme dei terroristi ovunque. Fu uno dei momenti più spaventosi della mia vita, e sapevo che non importava a nessuno. È il prezzo che paghi, avrebbe detto la gente, anche se non ho mai capito cosa intendessero. Il prezzo per cosa?».

L'aggressione di Willy


«Avevo bisogno di parlare con qualcuno. Così chiamai la mia terapeuta. Grazie a Dio rispose. Mi scusai per l’intrusione e le dissi che non sapevo chi altri chiamare. Le raccontai che avevo avuto un litigio con Willy, che mi aveva buttato a terra. Abbassai lo sguardo e le dissi che avevo la camicia strappata, e la catenina si era rotta. Avevamo avuto un milione di scontri fisici nella nostra vita, le dissi. Da ragazzi non facevamo altro che litigare. Ma stavolta era diverso. La terapeuta mi raccomandò di fare dei profondi respiri. Mi chiese di descriverle la scena varie volte. Ogni volta, mi sembrava sempre di più un brutto sogno. Così mi calmai.

Le dissi: «Sono orgoglioso di me stesso». «Orgoglioso, Harry? Come mai?»

«Non l’ho colpito.»

La sensitiva e quel dettaglio su Lady Diana


«Non sapevo bene come chiamarla o cosa facesse di preciso, ma solo che affermava di avere i “poteri”. Dovevo ammettere che c’era una buona possibilità che si trattasse di un imbroglio, ma la donna era raccomandata da amici fidati, quindi mi chiesi: “Che male c’è?”.

Quando però mi sedetti con lei, percepii un campo di energia che la circondava.

“Oh” pensai. “Wow, qui c’è qualcosa!”

Anche lei percepì un’energia intorno a me e mi disse: «Tua madre è con te».

«Lo so, me ne sono reso conto negli ultimi tempi.»

Rispose: «No, è con te proprio in questo momento».

Provai una sensazione di calore sul collo e gli occhi si riempirono di lacrime.

«Tua madre sa che cerchi chiarezza, sente la tua confusione. E sa che hai molte domande.»

«È vero.»

«Le risposte arriveranno a tempo debito, in un giorno del futuro. Abbi pazienza.»

Pazienza? Una parola che mi andava di traverso.

Nel frattempo, la donna disse che mia madre era molto orgogliosa di me e che mi sosteneva appieno. Sapeva che non era facile.

Cosa lo era?

«Tua madre dice che stai vivendo la vita che lei non ha potuto vivere, la vita che avrebbe voluto per te.»

Deglutii. Volevo crederle, volevo che fosse vera ogni sua parola. Ma avevo bisogno di una prova, di un segno, di qualsiasi cosa.

«Tua madre dice... la decorazione?»

«Decorazione?»

«Lei era lì.»

«Dove?»

«Tua madre dice... qualcosa a proposito di una decorazione di Natale. Di una madre? O nonna? È caduta? Si è rotta?»

«Archie ha provato ad aggiustarla.»

«Tua madre dice di aver riso molto per quello.»

Camilla dell’amore e dell’odio


«Quando finalmente si celebrò il matrimonio – senza la nonna, che scelse di non partecipare – fu quasi catartico per tutti, anche per me. In piedi accanto all’altare, tenni quasi sempre la testa china, guardando a terra, proprio come avevo fatto al funerale di mamma, ma lanciai lunghe occhiate agli sposi e ogni volta pensai: “Buon per voi”. Ma anche: “Addio”. Non avevo dubbi che quel matrimonio avrebbe allontanato papà da noi. Non in senso reale, non in maniera voluta o malevola, ma comunque sarebbe successo. Lui entrava in un nuovo spazio, uno spazio chiuso, uno spazio isolato. Prevedevo che io e Willy avremmo visto molto meno papà, e questo mi suscitava sentimenti contrastanti. Non gioivo all’idea di perdere un altro genitore, e non ero certo di essere felice all’idea di guadagnare una matrigna che di recente mi aveva sacrificato sull’altare delle pubbliche relazioni. Ma vidi il sorriso di papà, difficile non rendersene conto, impossibile negarne la fonte: Camilla. Volevo molte cose, ma al loro matrimonio mi stupii di scoprire che la felicità di mio padre era comunque uno dei miei massimi desideri».

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Gennaio 2023, 07:04
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