Chi è Serena Mollicone, quando fu uccisa e come: il mistero della riesumazione

Scomparsa il 1° giugno, venne trovata morta due giorni dopo a Fontecupa, nel territorio di Fontana Liri

Chi è Serena Mollicone, quando fu uccisa e come: il mistero della riesumazione

Serena Mollicone fu assassinata nel giugno 2001. Aveva 19 anni quando è stata uccisa. Prima scomparve il 1° giugno, poi venne trovata morta due giorni dopo a Fontecupa, nel territorio di Fontana Liri. Venti anni dopo i responsabili non sono stati ancora condannati. Ma ora c'è il primo accusato. È Marco Mottola. figlio dell'ex maresciallo dei Caserma di Arce. Secondo l'ipotesi accusatoria, a seguito degli accertamenti del RIS svolti quasi vent'anni dopo i fatti, viene accertato che l'omicidio è avvenuto all'interno della caserma dei carabinieri di Arce. Guglielmo Mollicone, il padre di Serena, muore il 31 maggio 2020 all'ospedale Spaziani di Frosinone dove era in coma dal 27 novembre 2019 in seguito a un infarto.

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Serena Mollicone, la storia della scomparsa

Serena Mollicone frequentava l'ultimo anno del liceo socio-psico-pedagogico "Vincenzo Gioberti" di Sora e suonava il clarinetto nella banda del paese. La madre era morta per una grave malattia quando lei aveva sei anni, il padre Guglielmo era un insegnante elementare che gestiva una cartolibreria nel paese mentre sua sorella Consuelo di 28 anni si era trasferita a Como dove svolgeva la professione di insegnante di scuola elementare. La mattina di venerdì 1º giugno 2001, Serena si reca all'ospedale di Isola del Liri, a 10 km dal paese, per sottoporsi ad un esame radiografico, una ortopanoramica. Dopo la visita medica, terminata alle 9:30, acquista quattro pezzi di pizza e quattro cornetti in una panetteria nei pressi della stazione, lasciando presumere che dovesse incontrare delle persone; gli investigatori ipotizzano che successivamente abbia preso l'autobus per Arce e l'ultimo avvistamento avviene in piazza Umberto I la piazza principale del paese. Serena, il cui rientro a casa era previsto per le ore 14, quel giorno deve incontrare il suo ragazzo e nel pomeriggio avrebbe dovuto completare la tesina per l'esame di maturità.

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Il ritrovamento

Il cadavere viene ritrovato verso le ore 12:15 di domenica 3 giugno 2001 da una squadra della Protezione Civile, nel boschetto di Fonte Cupa ad Anitrella, frazione di Monte San Giovanni Campano a 8 km da Arce, in una zona già ispezionata il giorno precedente da alcuni carabinieri che non notarono nulla di particolare.

Il corpo è adagiato in posizione supina in mezzo ad alcuni arbusti, coperto con rami e fogliame, nascosto dietro un grosso contenitore metallico abbandonato. La testa, che presenta una vistosa ferita vicino all'occhio sinistro, è avvolta in un sacchetto di plastica, mentre le mani e i piedi sono legati con scotch e fil di ferro. Naso e bocca appaiono avvolti da diversi giri di nastro adesivo, facendo dedurre che la morte sia avvenuta per asfissia.

 

Le indagini de "Le Iene"

La trasmissione "Le Iene" si è occupata dell'omicidio Mollicone in particolare con uno speciale andato in onda nel novembre del 2021. Una spiegazione dell'altezza del colpo sulla porta della caserma di Arce è che la ragazza, il giorno della sparizione, indossasse degli stivaletti, degli anfibi neri con la suola alta. Inoltre il fragile corpo della ragazza, che pesava meno di cinquanta chili, avrebbe potuto essere sollevato agilmente. "Le Iene" hanno anche fatto luce su un sordido intreccio tra le autorità del paese, quali Carabinieri, sindaco e parroco, che frequentavano il boss scissionista Marino, il quale dimorava in una villa nei dintorni di Arce. Lo stesso capo malavitoso si era presentato alla veglia per Serena, notato tra gli altri dal padre della vittima per il fatto di indossare parecchi oggetti d'oro e per aver depositato una rosa rossa sulla bara della ragazza. Il processo per l'omicidio di Serena Mollicone è attualmente in corso. La dottoressa Cattaneo è stata chiamata a testimoniare il 21 giugno 2021. "Che il trauma cranico abbia provocato uno stordimento e poi la morte sia sopraggiunta per asfissia è un'ipotesi molto probabile ma non abbiamo gli elementi per dirlo con certezza. La morte per asfissia meccanica è una diagnosi che si fa per esclusione, è una causa di morte che lascia pochissimi segni". Nell'udienza del 28 gennaio 2022 hanno deposto i Carabinieri del Ris, che hanno consegnato una lunga relazione alla Procura, nella quale spiegano di aver rinvenuto 139 tracce, compatibili non solo col legno, ma anche la colla dell'impiallacciatura e resina di finitura della porta su cui Serena avrebbe sbattuto il capo.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Luglio 2022, 13:05
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