Selen, 15 anni di castità dopo l'addio ai film porno: «Pronta a tornare sul set, ma non in ruoli hard. Sogno Ballando»

Ora la romagnola è imprenditrice: "Se tornassi indietro non farei il porno"

Selen e i 15 anni di castità dopo l'addio ai film hard: «Pronta a tornare sul set e in tv, ma non in ruoli sexy. Sogno Ballando con le stelle»

di Marta Giusti

Selen ovvero Luce Caponegro, pornostar fino al 1999: le candeline sulla torta compongono il numero 100 per indicare i 100mila follower del suo profilo Instagram che racconta della seconda parte della vitta della romagnola che contese a Moana Pozzi il titolo di star dei film a luci rosse e che sul set non legò con Rocco Siffredi.

 

«A 15 anni ero una seguace di Sai Baba, il guru indiano, nessuno sapeva chi fosse» ha detto a Valerio Cappelli per Il Corriere della Sera

L'ex attrice, ora imprenditrice e titolare di un centro di estetica, ha raccontato di avere avuto un periodo di castità lungo 15 anno dopo aver abbandonat il set dei film pornografici

«Dopo quindici anni di castità, in cui ho fatto unicamente la mamma di mio figlio Gabriele che considero il dono più grande ricevuto nella vita, mi sento libera di tornare a fare l’amore, anche se può non nascere dal sentimento ma da un’intesa di simpatia e di intelletto. C’era una componente di esibizionismo nel fare sesso davanti a una cinepresa? Sì, certo, ma ho vissuto di estremi. In realtà sono timida, da quando ho smesso mi concedo pochissimo, non è facile venire a letto con me, ho uomini che mi hanno corteggiata per anni».

E ora pensa di essere pronta a tornare nel mondo dello spettacolo, ma niente ruoli sexy. Il passato è passato. 
«Tornerò a lavorare nello spettacolo, penso a un programma di estetica e benessere dove mi piacerebbe diventare una moderna Rosanna Lambertucci; penso a un talk in cui faccio delle interviste a tavola, si potrebbe intitolare A cena con Luce; penso anche a un programma di eros e cucina. Poi ho due desideri. Quali? Mi piacerebbe che il cinema mi chiamasse per una parte non sexy, non mi sentirei più a mio agio. E vorrei partecipare a Ballando con le stelle».

Il ruolo di madre


«Sono molto presente. Gabriele non è geloso di me, anche perché sa di essere il numero uno, anzi mi spinge a fidanzarmi. Ha saputo del mio passato dagli amichetti delle elementari. Tornato a casa mi chiese, mamma, hai mai commesso errori? Gli ho risposto che fumavo e mi ha guardato con un po’ di delusione per la bugia. C’era rimasto male ma poi mi disse, bambino com’era, che da giovani si commettono degli errori, aggiunse che mi voleva bene come sono e ci abbracciammo forte».

Lo stop ai film a luci rosse


«Mi sono resa conto che stava diventando una gabbia che non mi rappresentava più.

Sarei diventata la macchietta di me stessa. Quando ho smesso, nel 1999, fu una scelta scomoda, mi sono rimessa in gioco non sapendo se avrei trovato un altro lavoro».

Il mondo dell'hard core


«C’è voluto coraggio perché ero circondata dai pregiudizi. Era come il peccato originale. Si sentivano tutti autorizzati a provarci. Sembrava un pedaggio obbligato. Per anni ho pensato che fosse una pratica rivolta a me, poi è scoppiato lo scandalo Weinstein e il Me Too ha scoperchiato il vaso di Pandora. Quando dieci anni fa (dopo tanti corsi e formazioni) ho aperto il mio centro estetico, alcune donne dicevano, chissà cosa succederà lì dentro. È anche lo scotto della provincia. Ma con tante altre donne ho creato una sorellanza, mi chiamano dottoressa, dopo essermi presa cura degli uomini ho riversato le mie energie sulle donne. Concepisco il lavoro come una missione. Per riuscire ho dovuto sgobbare dieci volte più delle altre donne».

L'inizio


«Appena maggiorenne ho lasciato tutto ciò che avevo, compresi i vestiti. Ho viaggiato, India, Pakistan. Autostop e sacchi a pelo. Ho cominciato a lavorare giovanissima nel mondo dello spettacolo. Tutto è cominciato in un lido di Ravenna, la mia città. In una spiaggia naturista un talent scout mi propose di fare un servizio per Playboy. Mi sono vista bellissima quando non pensavo di esserlo».

Lo sfruttamento delle ragazze dell’Est Europa


«Mentre io ho fatto una scelta non dettata dagli aspetti economici, loro erano trattate male, venivano da povertà e miseria, arrivavano come se fossero su tanti furgoni, sul set io avevo l’adrenalina a mille e loro invece prima di fare sesso avevano un atteggiamento menefreghista, masticavano il chewing-gum, si ritoccavano il rossetto, si limavano le unghie. C’era chi con quei soldi si pagava l’università. Ma era come se il loro corpo fosse scollegato dalla mente».

La trasgressione oggi


«È andare al ristorante e ordinare tutto quello che mi piace e non fa niente se mi fa male, oppure ricavarmi del tempo per me stessa».

Se tornasse indietro


«Non lo rifarei, che non è rinnegare ma una raggiunta consapevolezza di poter arrivare a quella stessa libertà in modo più leggero, ma sempre nella sfera sessuale. Avrei fatto calendari, cose così, come fanno qualsiasi show girl o influencer».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Febbraio 2023, 14:17
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