Regina Elisabetta, il patrimonio dei Windsor in 33 testamenti segreti: spuntano 211 milioni di euro

Regina Elisabetta, il patrimonio dei Windsor in 33 testamenti segreti: spuntano 211 milioni di euro

di Vittorio Sabadin

LONDRA Da mesi il giornale britannico “The Guardian” non ne lascia passare una alla famiglia reale. Recentemente se l’è presa con Carlo per la faccenda dei soldi ricevuti nelle borse della spesa da uno sceicco del Qatar, e persino con la Regina, sospettata di avere ottenuto l’esenzione da più di 190 leggi alle quali i cittadini devono obbedire. Ora il quotidiano, diretto dalla battagliera Katharine Viner, ha scoperto che i testamenti dei membri della Royal Family sono stati protetti per più di un secolo da clausole di segretezza che ne impediscono la diffusione. Niente di male, in apparenza, se non fosse che i testamenti degli altri cittadini sono invece pubblici.

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Le ultime volontà di Filippo

Il “Guardian” si è così rivolto un anno fa all’Alta Corte, chiedendo di avere accesso al testamento del principe Filippo, il marito di Elisabetta, morto il 9 aprile 2021. Il giudice Sir Andrew McFarlane, membro del Privy Council di Sua Maestà, ha però sentenziato che le ultime volontà del duca di Edimburgo dovevano continuare a restare segrete, in quanto la riservatezza «è necessaria a rafforzare la protezione offerta alla vita privata di questo gruppo unico di individui, al fine di proteggere la dignità e la posizione del ruolo pubblico del sovrano e di altri intimi membri della sua famiglia».

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Le udienze

Il Guardian ha ingoiato il rospo, ma ha presentato un’altra ingiunzione per sapere come mai ai giornalisti è stato impedito di presenziare alle udienze e per contestare il fatto che i giudici possano prendere decisioni del genere senza neppure motivarle. La questione viene discussa a Londra in tribunale in queste ore, e non è dunque finita qui.
Scavando negli archivi e nei documenti pubblici disponibili, i cronisti del giornale hanno intanto scoperto che ottenendo le esenzioni alla pubblicazione, la famiglia reale ha nascosto in 33 testamenti i dettagli di beni per oltre 180 milioni di sterline (211 milioni di euro) fin dai tempi di Edoardo VII, il figlio primogenito della regina Vittoria che regnò dopo di lei. 180 milioni in più di un secolo non sono molti, all’anno sono meno di quello che spende un oligarca russo per portare in vacanza la famiglia, ma quello che conta è ovviamente il principio sul quale non si può derogare, e cioè che la legge dovrebbe essere uguale per tutti. Nel 1800 il Parlamento decise che solo il testamento del monarca doveva restare segreto, ma i membri della Royal Family hanno ottenuto nel corso degli anni esenzioni da tribunali che di volta in volta si sono riuniti a porte chiuse, e non hanno mai pubblicato le motivazioni delle decisioni prese.

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Frugando negli archivi, l’impertinente “Guardian”, che definisce «opaca» la ricchezza dei Windsor, è però riuscito a calcolare la dimensione dei beni tramandati agli eredi da una decina di membri della famiglia, molti dei quali lontani parenti. Il più ricco, ad esempio, è risultato il duca di Fife, che sposò la principessa Luisa, figlia di Edoardo VII. Quando morì nel 1912, lasciò una fortuna che oggi varrebbe 79 milioni di sterline. La sorella della regina Elisabetta, Margaret, morta nel 2002, ha lasciato solo 7,7 milioni di sterline, equivalenti oggi a 11,5 milioni.
Il “Guardian” non ha trovato elementi per quantificare la ricchezza della Regina Madre Elizabeth, scomparsa anche lei nel 2002, né del principe Filippo, che non deve aver lasciato molto: essendo arrivato a Londra senza un soldo, ha vissuto prima con lo stipendio da ufficiale di Marina e poi con l’appannaggio che gli passava l’importante donna che aveva sposato.


L'ex Re

Il patrimonio di Lord Louis Mountbatten, lo zio materno che per Filippo fu come un padre, è stato calcolato con pignoleria dal Guardian in 2.196.494 sterline, corrispondenti a 3,1 milioni di oggi. Il più povero di tutti risulta essere il duca di Windsor, l’ex re Edoardo VIII, che rinunciò nel 1936 al trono per amore dell’americana Wallis Simpson. Al momento del trapasso nel 1972, le sue proprietà in Inghilterra e Galles ammontavano a sole 7.800 sterline. Ma va ricordato che, come primogenito di Giorgio V, aveva ereditato dal padre tutte le residenze della famiglia, che rivendette al fratello Giorgio VI, il padre di Elisabetta, accumulando un tesoro che spese tutto in gioielli per Wallis, viaggi, abiti, residenze e feste a Parigi e New York. Nel suo testamento non era rimasto nulla, e non vale la pena di andarci a curiosare.
 


Ultimo aggiornamento: Sabato 23 Luglio 2022, 10:30
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