Principe Andrea e il maxi risarcimento per evitare il processo: ecco chi ha pagato

Il principe Andrea e il maxi risarcimento per evitare il processo: ecco chi ha pagato

di Simona Antonucci

Rabbia contro Andrew per «aver costretto la Regina, 95 anni, a pagargli la cauzione»: a poche ore dall’accordo extragiudiziale, con la sua accusatrice Virginia Giuffre, nella denuncia civile per sesso presentata a New York, il principe deve ora rispondere alle pressanti richieste di chiarimento su come sta finanziando “l’affare da 12 milioni di sterline”.

Principe Andrea e il maxi risarcimento per evitare il processo: ecco chi ha pagato

Tra i timori che lo scandalo oscuri l’anno del Giubileo. Ieri la notizia clamorosa che il principe Andrea pagherà per chiudere il caso con Virginia Giuffre, la donna che lo stava trascinando alla sbarra con l’accusa di molestie sessuali. Il terzogenito della regina ha infatti raggiunto un accordo finanziario per mettere fine a una vicenda che ha gettato profondo imbarazzo sulla Corte inglese, e che lo vedeva accusato di abusi su una ragazza allora minorenne con la complicità di Jeffrey Epstein.

La donazione del Duca

I documenti del tribunale mostrano che il Duca di York farà “una donazione all’associazione di beneficenza della signora Giuffre a sostegno dei diritti delle vittime”. Ma lo scandalo della causa per abusi sessuali del principe continua a pesare sulla famiglia reale, anche perché l’accordo potrebbe essere finanziato in parte da sua madre la regina. Buckingham Palace rifiuta di commentare la notizia, scoppiata nell’anno del giubileo di platino della regina. Ci si aspetta quindi che la monarca paghi una parte del conto, nel tentativo di porre una linea di demarcazione prima delle celebrazioni di quest’estate.

La rabbia

Decisione che invece di placare le acque ha scatenato rabbia per il modo in cui è stata effettivamente costretta a salvare il Duca di York, 61 anni, la cui pensione per il periodo nella Marina Reale è ora il suo unico reddito visibile. Le fonti inglesi sottolineano inoltre che seppur ci sarà un “periodo di silenzio” durante le celebrazioni del Giubileo, quando entrambe le parti dovranno attenersi ai termini della dichiarazione di ieri, nulla potrà fermare la signora Giuffre dallo scrivere un libro con la sua storia pronto sugli scaffali in tempo per Natale.

Il principe Carlo

Dietro la decisione di giungere a un accordo potrebbe esserci il principe Carlo, appoggiato dalla regina: il padre avrebbe spinto Andrew anche perché “ne aveva abbastanza della situazione” e “bisognava risolvere la questione il prima possibile”.

Un alto membro della Casa Reale ha detto allo Standard che Carlo e la Regina “non potevano tollerare un’altra apparizione disastrosa del Duca di York, alla luce della sua intervista alla BBC”, aggiungendo: Era necessaria un’azione decisiva. C’era poca sceltae”.

Il mazzo di fiori

Mentre Andrew potrebbe essere rintanato nella sua casa Royal Lodge a Windsor, dall’altra parte del mondo una scatola di birre e un mazzo di fiori sono stati consegnati a casa della signora Giuffre e di suo marito Robert a Perth, Australia. E il padre, Sky Roberts avrebbe detto al Sun: “Sapevo che si sarebbe trovato un accordo fuori dal tribunale. Era un bluff completo. Penso che Virginia sarà felice”.

Il libro

Accordo che non argina lo scandalo a pochi mesi dalle celebrazioni del Giubileo di Platino per il Regno Unito. E se la polizia metropolitana ha detto di non avere intenzione di riaprire la propria indagine su Andrew, nonostante le richieste di riesaminare le prove dopo l’accordo, l’autrice reale Angela Levin lancia un nuovo allarme. Ha detto infatti a Sky News: «Ammiro enormemente la Regina, come tutti, e non voglio che questo le rovini qualcosa, ma continuo a pensare che questa situazione incomba ancora sul paese e sulla famiglia reale e andrà avanti fino alla fine dell’anno e forse fino all’anno prossimo, e non c’è un modo reale per porvi fine. Il divieto per la signora Giuffre di dire qualcosa avrebbe dovuto essere nell’accordo. Il fatto che non ci sia implica che ci sono molte cose che la signora Giuffre vuole dire e che Andrew non vorrà sentire”.

Il giuramento

L’accordo, che è stato concordato ieri tra gli avvocati in un sensazionale sviluppo, arriva poche settimane dopo l'affermazione di Andrew di voler contestare le accuse di stupro della signora Giuffre, precedentemente conosciuta come Virginia Roberts, in un processo pubblico. La signora Giuffre aveva dichiarato di essere stata costretta a fare sesso con il duca tre volte quando aveva 17 anni, sotto gli ordini del defunto finanziere pedofilo Jeffrey Epstein. Solo il mese scorso, le è stato dato il via libera per citare Andrew per danni non specificati in un tribunale civile di New York.

Il Ducato di Lancaster

Ma nonostante abbia giurato di combattere le richieste e abbia ripetutamente protestato la sua innocenza, il principe ieri ha accettato di pagare una somma enorme per risolvere il caso prima che raggiunga una giuria. Sembra che la regina stia usando il suo reddito privato per aiutare Andrew con le sue spese legali, e il Daily Telegraph ha riferito che avrebbe contribuito attingendo dal reddito della sua tenuta privata del Ducato di Lancaster che sarebbe di oltre 23 milioni.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Febbraio 2022, 16:54
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