Mondiali Qatar, Al Bano choc: «Diritti Lgbt? La Fifa ha fatto bene a vietare la fascia arcobaleno. Devi rispettare le regole di chi ti ospita»

le dichiarazioni del cantante di Cellino san Marco lasciano perplessi molti

Al Bano choc: «Diritti Lgbt in Qatar? Se sei a casa di altri devi rispettare le loro regole»

Luci accese sui Mondiali QatarAlla fine ha vinto il ricatto dell’ammonizione immediata: niente fascia di capitano arcobaleno One Love, le nove federazioni europee che avevano deciso di aderire alla campagna di sensibilizzazione contro le discriminazioni sessuali in un comunicato congiunto, poche ore prima di Inghilterra-Iran, Senegal-Olanda e Usa-Galles, hanno deciso di rinunciare. Così la Fifa ha vietato di mettere ai giocatori delle nazionali che partecipano ai mondiali di calcio di indossare la fascia a sostegno dei diritti Lgbtq+

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Al Bano choc, il cantante appoggia la decisione della Fifa

Al Bano appoggia la decisione della federazione calcistica. «Ha fatto bene, quando si va in casa di altri bisogna rispettare le regole di quella casa. Se vai in un paese e esistono regole ancestrali, anche se non le condivide le devi rispettate perché sei ospite a casa loro». Così Al Bano parla all'Adnkronos. «Bisogna nascere in quel paesi per capirne la mentalità - dice il cantante - questo ci serva di lezione perché non bisogna mai dimenticare quanto siamo fortunati a vivere in Italia, nonostante tutto. Io ragiono da uomo fortunato perché sono nato in un paese dove la libertà sfocia spesso nel libertinaggio - continua ironico - e questo non è una cosa positivo»

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Le dichiarazioni

Oltre al Qatar, anche la Russia finisce nell'occhio del ciclone, approvando la legge contro la propaganda Lgbt: «Lo fa come forma di difesa contro la Nato - dice Al Bano all'Adnkronos - non dimentichiamoci che Putin era un grande amante di tutto ciò che era Occidente e lo stavano premiando con il Nobel per la pace». Al Bano, in passato amico bene Putin e che ha fatto molti concerti in Russia prima della guerra contro l'Ucrania, prosegue: «La rivista 'Timè - lo aveva definito (Putin, ndr) 'l'uomo dell'annò.

Bisogna agire attraverso la diplomazia - sottolinea il cantante - basta con le guerre. Bisogna lottare con la forza delle parole, non con quella delle armi. Ci vorrebbe una legge mondiale che dica: 'da ora in poi 'no war»', conclude.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Novembre 2022, 16:25
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