Pagate meno dei colleghi maschi, spesso sottovalutate. Costrette a vivere situazioni a dir poco imbarazzanti com'è successo all'inviata Greta Beccaglia molestata in diretta televisiva da un tifoso al termine della partita Empoli – Fiorentina. Francesca Fagnani, la giornalista di Belve, non poteva che dedicare il suo monologo al tema dei diritti delle donne nel mondo del giornalismo. E lo fa dal palco de Le Iene dov'è conduttrice per una sera accanto a Nicola Savino. Il monologo della Fagnani è carico di indignazione. La giornalista parte dal racconto di un aneddoto vissuto in prima persona, raccontando la disillusione provata davanti ad una importante donna della tv, quella che chiama "regina del giornalismo" senza mai citarne il nome. Dimostrando che le disparità di genere purtroppo non sono generate sempre e solo dall'universo maschile.
Il monologo
«Negli ultimi anni ho visto accadere molte cose bizzarre nel mondo del giornalismo: talk show dove il politico di turno può scegliere le domande e scegliersi pure il giornalista che gliele fa, trasmissioni che ti invitano come giornalista ma poi si aspettano che tu faccia l’ultras di Salvini, di Conte, di Letta o di Draghi. Poi mi sono persino abituata alla domanda, dopo che si sono decisi gli altri ospiti, “ma come donna chi invitiamo?”, come se fosse un obbligo la quota rosa del talk. Una categoria da proteggere, come i panda. Pochi giorni fa, però, mi è successo qualcosa a cui non ero preparata. Sono stata invitata ad una trasmissione dove c’era una donna, che faccio persino fatica a definire collega, tanto è meritata e prestigiosa la sua carriera: una vera regina del giornalismo.
“La verità è che sul tema della parità anche noi che facciamo informazione e che vogliamo insegnare agli altri come si fa, non siamo meglio di loro” @francescafagnan ❤️ #leiene pic.twitter.com/FawA5NPIK5
— Le Iene (@redazioneiene) November 30, 2021
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Dicembre 2021, 12:58
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