Cina, mistero Jack Ma: da 2 mesi è sparito il miliardario (fondatore di Alibaba) che dà fastidio al regime

Cina, mistero Jack Ma: da 2 mesi è sparito il miliardario (creatore di Alibaba) che dà fastidio al regime

di Flavio Pompetti

Dove è finito Jack Ma, e in che condizioni si trova? Il creatore del gigante cinese della distribuzione digitale Alibaba è sparito dalla circolazione negli ultimi due mesi, dopo aver pronunciato un discorso pubblico a Shanghai che aveva attirato le ire della direzione del partito comunista. Jack Ma non è un semplice imprenditore di successo, un pensionato 56enne con 48 miliardi di dollari in tasca e un'azienda alle spalle che nell'esercizio finanziario concluso lo scorso marzo ha fatturato 72 miliardi di dollari. Nell'ultimo decennio l'ex insegnante di inglese è stato una delle figure chiave nell'espansione del soft power cinese nel mondo.

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È apparso sempre in prima linea nelle comunicazioni del governo affiancato da alti dignitari politici, ed è stato persino mediatore con Donald Trump nei primi mesi dopo l'insediamento alla Casa Bianca nel 2017, quando Pechino si illudeva di conquistare il favore del nuovo presidente statunitense con la carota dei grandi investimenti e la creazione di posti di lavoro negli Usa.

Il suo errore è stato forse pensare che la popolarità personale gli avesse conferito un potere ancora estraneo alla cultura pubblica cinese: quello della libertà di parola.
LA CONFERENZA
Il 24 di ottobre Ma è salito sul palco di una conferenza che lui stesso aveva convocato a Shanghai per discutere «in modo aperto, prammatico e influente sulla scena internazionale» i temi dell'alta finanza. Ha misurato accortamente le sue parole, si è presentato come un ex lavoratore oggi più interessato alla filantropia che agli affari, e ha citato più volte il pensiero di Xi Jimping. Ha però anche parlato dell'urgenza per la Cina di attuare riforme radicali del sistema finanziario. Ha detto che la Cina non presenta rischi sistemici perché in realtà non è dotata di un sistema economico-finanziario, e ha criticato un sistema creditizio che ha alla base banche che somigliano più a monti dei pegni, ancora legate alla mentalità dei collaterali necessari per accedere ai prestiti.

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Il discorso non è stato gradito a Pechino. Jack Ma è stato convocato il 2 di novembre dai funzionari dell'amministrazione per rispondere delle sue tesi. Il giorno dopo l'authority in carica per il controllo della Borsa ha bloccato su indicazione dello stesso presidente Xi l'esordio sul mercato della Ant Financial, la fintech di Alibaba, 48 ore prima del debutto storico che era stato valutato nell'ordine dei 37 miliardi di dollari. A fine dicembre l'Ant Group è stato accusato dall'agenzia di pratiche monopolistiche, e ha dovuto operare una ristrutturazione che ne ha ridotto sostanzialmente la capitalizzazione del gruppo. La scorsa settimana il gesto simbolico più grave. Jack Ma è stato escluso dall'episodio finale di un reality show televisivo che aveva diretto fino a quel punto, una selezione alla ricerca del miglior imprenditore potenziale tra candidati amatoriali. Non ha solo perso la conduzione della serata; la sua immagine è stata cancellata anche nel panel dei giudici che assegnavano la vittoria.

 


IL BIVIO
Televisione a parte, nessuno ha visto in pubblico Ma negli ultimi due mesi. Il governo cinese è di fronte ad un bivio insidioso. Le maggiori aziende nazionali che stanno tentando l'assalto al mercato globale sono chiamate a garantire la propria indipendenza, ma l'indipendenza indebolisce l'autorità autoreferenziale e assoluta della quale il partito continua a godere, anche dopo la svolta capitalista degli ultimi trent'anni.

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Febbraio 2023, 08:49
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