Una camera ardente per permettere al pubblico di salutare per l'ultima volta Gigi Proietti prima dei funerali del 5 novembre a piazza del popolo a Roma, dicono fonti vicine alla famiglia - contingentati per ragioni di sicurezza sanitaria. A remare contro la celebrazione di massa sarebbero infatti le norme anti Covid, che fino a oggi non prevedono tecnicamente limitazioni nel numero dei partecipanti, ma impongono il divieto di contatti ravvicinati e di assembramenti e il rispetto del distanziamento, che sale a un metro e mezzo in chiesa. La scelta, per permettere funerali aperti solo a un pubblico ristretto, cade dunque sulla Chiesa degli Artisti di piazza del Popolo, considerata idonea per mantenere il rispetto delle norme e già sede sia del partecipato funerale di Fabrizio Frizzi nel marzo di due anni fa, che di quello in era Covid del giornalista Roberto Gervaso. Si parla anche di una possibile una ripresa dell'evento in diretta televisiva. Ma a un giorno dalla morte dell'attore resta comunque appesa all'incertezza del prossimo Dpcm la dinamica delle esequie, che coincideranno secondo quanto dichiarato ieri mattina dalla sindaca Virginia Raggi con «un giorno di lutto cittadino».
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LA FAMIGLIA
La famiglia rassicura, «Gigi sarà ricordato come merita», ma il rischio è che l'ultimo saluto venga dato all'artista in una forma meno calda di quella prevista. Resta confermata per il momento, fissata nella giornata di mercoledì, l'apertura al pubblico (anche in questo caso, in una forma a turni ancora da definire) della camera ardente: la sindaca si è fatta avanti proponendo il Campidoglio, la cui sala della Protomoteca è già stata ultima tappa di molti illustri artisti (Bud Spencer, Lando Fiorini, Paolo Villaggio), ma non è stata ancora presa alcuna decisione in merito fanno sapere fonti vicine alla famiglia Proietti.
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Novembre 2020, 07:45
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