Emilio Fede torna libero, differimento della pena per il Ruby bis. I giudici: «Malato e anziano»

Lo scorso giugno il giornalista ha festeggiato 90 anni

Emilio Fede torna libero, differimento della pena per il Ruby bis. I giudici: «Malato e anziano»

Emilio Fede, l'ex direttore del Tg4, è tornato «libero», ossia ha finito di scontare la pena per la condanna definitiva per il caso Ruby bis dell'aprile del 2019, dopo essere stato prima in detenzione domiciliare e poi in affidamento in prova. Lo ha annunciato lo stesso giornalista con una telefonata al programma di la7 Non è l'arena di Massimo Giletti, esprimendo la sua gioia «a 90 anni» per la decisione dei giudici che, ha spiegato, è arrivata oggi «poche ore fa». Nel settembre del 2020 il Tribunale di sorveglianza di Milano aveva concesso a Fede l'affidamento in prova ai servizi sociali, dopo la detenzione domiciliare durata circa un anno e decisa a seguito della condanna definitiva a 4 anni e 7 mesi per favoreggiamento della prostituzione nelle serate di Arcore nella residenza di Silvio Berlusconi. Con l'affidamento in prova poteva uscire di casa per tutto il giorno, dalle 6.30 alle 22.

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«Il differimento della esecuzione della pena per la durata di un anno» è dovuto per le sue condizioni di salute in «progressivo peggioramento» e per «l'età avanzata», lo scorso giugno il giornalista ha festeggiato 90 anni.  Con il differimento dell'esecuzione della pena per un anno, Fede torna completamente libero, dopo che era stato prima in detenzione domiciliare e poi in affidamento in prova.

Nelle due pagine di ordinanza dei giudici, firmata dal presidente Maria Paola Caffarena, viste le condizioni di salute «precarie» si evidenzia come «si sia fortemente affievolita la funzione rieducativa della pena» e non si «ravvisano profili di attuale pericolosità sociale». 

 

Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Febbraio 2023, 14:52
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