De Donno morto suicida, l'accusa di Red Ronnie: «Lo hanno lasciato solo»

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La morte di Giuseppe De Donno ha scatenato le polemiche sui social. L'ex primario di pneumologia dell'ospedale di Mantova, che per primo l'anno scorso aveva iniziato la cure del Covid con le trasfusioni di plasma iperimmune, si è suicidato ieri nella sua abitazione in circostanze ancora da chiarire. La notizia è subito rimbalzata sul web, andando in tendenza su Twitter. In molti si sono scagliati contro il mondo della scienza, reo, secondo alcuni utenti, di aver lasciato «solo» il medico, ostracizzato a causa della controversa terapia che prevedeva l'infusione di sangue di contagiati dal coronavirus, opportunamente trattato, in altri pazienti infetti.

De Donno suicida, la bufera sul web

«Troppe calunnie, insulti, irrisione dei colleghi da talk tv col sopracciò. Gli stessi che ci impongono il #greenpass» scrive la giornalista Mariagiovanna Maglie, che in un'ora ha già collezionato oltre mille like. Molti non credono che il medico si sia tolto la vita. «Suicida? Siamo sicuri? Questa storia è inquietante e surreale» scrive Filippo.

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«Questo suicidio in realtà è un omicidio che ha mandanti ed esecutori conosciuti» calca la mano Massimo. «Dietro il presunto suicidio di #DeDonno c'è un uomo lasciato solo, un medico che aveva dedicato tutto alla sua cura e le sue ricerche» twitta Alex. A commentare la notizia, dubitando che si tratti di suicidio, anche molti cosiddetti mattonisti, gli utenti che hanno un mattone al fianco del proprio nome e che si riconoscono spesso nelle posizioni dei no-vax.

 

 

Red Ronnie: «Così lo hanno ucciso»

Dura anche la reazione di Red Ronnie alla notizia della scomparsa dell'ex primario: «Lo hanno lasciato solo, lo hanno ucciso.

De Donno è una vittima di quelli che hanno deciso questo scempio a cui stiamo assistendo, dovrebbe essere fatto santo», dice lo storico conduttore di Roxy Bar. De Donno era «una persona semplice, un medico che aveva capito che non bisognava intubare i malati e bruciargli i polmoni, ma bastava il plasma. Eppure non è possibile salvare le vite con metodi che non sono prescritti. Una sacca di plasma costava 80 euro (...). Avrebbe aiutato i malati a reagire, a vincere».

Dallo sconforto passa alla reazione. «Sono triste, arrabbiato. Questo mi fa diventare determinato. È ora di dire basta». «Giuseppe De Donno se n'è andato. Lo volevo chiamare, non pensavo che sarebbe andata così», ricorda Red Ronnie che continua:  «Con questo gesto De Donno ha motivato ancora di più noi che crediamo nell'umanità e non sul profitto, sul guadagnare su un farmaco», spiega Ronnie.

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Febbraio 2023, 03:00
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