Tra i migranti sbarca anche Pupi, il micio arrivato dall'Africa

Tra i migranti sbarca anche Pupi, il micio arrivato dall'Africa
Un bel micio rosso, maschio, di circa sei mesi. C'era anche lui - Pupi - tra i migranti sbarcati a Lampedusa ai primi di luglio. Lo ha portato con sé, in braccio, durante tutta la lunga traversata dall'Africa, un giovane tunisino. Come prevedono i regolamenti sanitari, appena "individuato" Pupi è stato affidato al veterinario comunale dell'isola siciliana. 

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E anche per Pupi è scattata, come da protocollo, la quarantena obbligatoria: il Covid però non c'entra. Proveniendo da una zona a rischio epizoologico dovrà restare in osservazione anti rabbica. In realtà, spiegano i sanitari di Lampedusa che lo hanno visitato, Pupi gode ottima salute e non presenta sintomi di malattie infettive feline. Il problema, però, è subito stato: dove fargli trascorrere la quarantena.

La soluzione è stata trovata grazie a una volontaria, una signora dell'isola che ha adottato il micio, con tanto di ordinanza di affidamento firmata dal sindaco Totò Martello. «È una vicenda che forse a qualcuno sembrerà di poco conto – dice Martello – ma serve a comprendere quali e quante procedure ed incombenze, a volte anche le più imprevedibili, gravano sull’amministrazione comunale quando ci troviamo di fronte ad uno sbarco di migranti sull’isola. In ogni caso – conclude il sindaco – anche se e’ una piccola storia, sono contento che sia a lieto fine».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Luglio 2020, 16:00
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