Suicidi con il nitrito, 45 casi nel mondo

Suicidi con il nitrito, 45 casi nel mondo

L'INCHIESTA
Il caso di Fabio Gianfreda, 19enne di Latina morto suicida dopo aver ingerito nitrito di sodio in una stanza di un hotel romano, è solo uno tra tanti.
Questo, almeno, è quello che vuole dimostrare il New York Times che in un'inchiesta ha inserito il caso del pontino insieme a quello di altre 44 persone residenti nelle più svariate parti del mondo e morte dopo aver trascorso del tempo sul sito che dà consigli su come togliersi la vita: Sanctioned Suicide. Grazie proprio alla battaglia della famiglia di Fabio ad oggi il portale non è accessibile dall'Italia, dalla Germania e dall'Australia, ma lo è ancora negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Canada dove gli utenti continuano a ricevere ricette su come togliersi la vita e incoraggiamenti su come seguire questa strada.
«Australia, Germania e Italia sono riuscite a limitare l'accesso al sito all'interno dei loro confini si legge nell'inchiesta -, ma le forze dell'ordine americane, i legislatori e le società tecnologiche sono state riluttanti ad agire. Sebbene la maggior parte degli stati abbia leggi contro l'assistenza al suicidio, sono incoerenti, raramente applicate e non affrontano esplicitamente l'attività online».
A causa di questa falla nel sistema il New York Times è riuscito ad analizzare le pagine web e anche, incrociando dati e domini, a trovare i due ideatori ancora a piede libero, che hanno negato di essere a capo del sistema e di essere gli amministratori. In particolare sembra che nelle regole scritte del sito venga chiarito che l'assistenza e l'incoraggiamento siano proibiti, ma non lo sono informazioni fattuali o supporto emotivo. In pratica i moderatori credono di tutelarsi lasciando la libertà di scelta agli utenti, anche se questo vuol dire suggerire dove acquistare il conservante usato per condire la carne che assunto da una persona diventa letale.
QUATTRO IN ITALIA
Delle 45 persone finite nel sito dei suicidi quattro sono italiane: c'è Fabio, 19enne di Latina, ma anche Tony, Matteo e Veronica. Parliamo di ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni che hanno visitato il sito web in questione e pochi giorni dopo si sono tolti la vita. Le indagini per capire se c'è stata una chat con uno o più moderatori del sito che li hanno sostenuti fino all'ultimo istante, se sono stati guardati in streaming fino all'ultimo respiro come successo in altri casi oppure no sono ancora in corso.
LE PERIZIE
Nel caso di Fabio, ad esempio, si attendono i risultati delle perizie su telefono e pc per capire esattamente se ha solo visionato nel menù a tendina il manuale della morte o se ha dialogato con qualcuno, e se sì con chi e in che modo questa figura abbia influito sulla decisione drastica e senza via di ritorno di lasciare questa vita. La storia di Fabio, amante del canto e della recitazione, si aggiunge dunque a quella di tanti altri giovani che hanno pensato che non ci fosse altra via d'uscita alla morte.
Bianca Francavilla
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Dicembre 2021, 19:58
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