VITE SLACCIATE

Loris Alba
Ore 5 del mattino di ieri, domenica. Strada statale 121, collegamento tra Paternò e Catania, svincolo per Belpasso. In auto erano in cinque. Stavano tornando a casa dopo una serata in discoteca, al Banacher, noto locale all'aperto di Aci Castello, nei pressi del capoluogo etneo. Ma all'improvviso il guidatore perde il controllo dell'auto - una Seat Leon - che si schianta violentemente contro il guardrail: quello che doveva essere un sabato sera all'insegna del divertimento si trasforma in tragedia. Per Lucrezia Diolosà Farinato (28 anni), Salvatore Moschitta (20), Manuel Patronio (17) ed Erika Germanà (15) non c'è nulla da fare. Un pauroso testacoda, uno scontro tremendo con il guardrail e il veicolo che si spezza letteralmente in due per l'impatto senza freni. I loro corpi vengono sbalzati fuori dall'abitacolo. La morte arriva sul colpo. Nessuno indossava le cinture di sicurezza.
A salvarsi soltanto il conducente, Giuseppe Cusimano, convivente della ventottenne seduta al suo fianco. L'uomo, 40 anni, incensurato, non aveva mai avuto problemi con la patente. Perso il controllo dell'auto per cause ancora da chiarire, è finito all'ospedale Cannizzaro di Catania per qualche lesione di non grave entità e una frattura alla caviglia.
Secondo le prime ricostruzioni (effettuate dai carabinieri, intervenuti con gli operatori del 118 e con i vigili del fuoco) nessuno dei passeggeri - come accertato - aveva allacciato le cinture di sicurezza. La Procura di Catania, ricevuta la relazione degli inquirenti, aprirà un'inchiesta sull'incidente. L'ipotesi è quella di omicidio stradale: si attendono gli esiti degli esami per verificare se l'uomo si sia messo alla guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti. Nello stesso punto, soltanto qualche giorno fa, aveva perso la vita - sempre per un incidente - un uomo di 65 anni.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Ottobre 2019, 05:01
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