Valeria Arnaldi
Stato di fermo per l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy,

Valeria Arnaldi
Stato di fermo per l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy, sotto interrogatorio nei locali della polizia a Nanterre, nella banlieue nord-ovest di Parigi, nell'ambito dell'inchiesta (avviata nel 2013) su presunti finanziamenti libici, da parte dell'allora dittatore Muammar Gheddafi, alla sua campagna elettorale del 2007. Per la prima volta, dunque, Sarkoxy è stato interrogato sulle accuse. Si parla di bustarelle per un totale di cinque milioni di euro in denaro contante. Il fermo potrà durare fino a 48 ore, dopodiché Sarkozy potrà essere presentato davanti al magistrato. A maggio 2012, fu il sito Mediapart a pubblicare un documento libico che rimandava a un presunto finanziamento di Gheddafi alla campagna presidenziale. Poi, l'apertura dell'inchiesta e le indagini che, secondo quanto riportato da Le Monde, sono «molto progredite, rafforzando i sospetti che pesano sulla campagna dell'ex capo dello Stato».
Già a novembre 2016, durante le primarie dei Républicains, il faccendiere Ziad Takieddine dichiarò di aver trasportato 5 milioni di euro in contanti da Tripoli a Parigi tra fine 2006 e inizio 2007 prima di consegnarli a Claude Guéant, tra i fedelissimi dell'ex presidente, e poi allo stesso Sarkozy. La testimonianza fu ritenuta in linea con quella effettuata dall'ex direttore dell'intelligence militare libica, Abdallah Senoussi, il 20 settembre 2012, dinanzi alla procura generale del consiglio nazionale di transizione libico. Oggi, fonti vicine al dossier segnalano indizi gravi e concordanti. In mattinata, ieri, è stato interrogato anche l'ex ministro Brice Hortefeux, suo fedelissimo, sentito però in libera audizione senza fermo. «È utile che la giustizia possa progredire e far luce», ha detto il ministro francese dell'Agricoltura, Stéphane Travert. Nessun commento da parte del premier francese Edouard Philippe, che ha evocato una «relazione intrisa di rispetto».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Marzo 2018, 05:01
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