Valeria Arnaldi
Il desiderio di Apollo e la fuga di Dafne, la sfida di Dedalo

Valeria Arnaldi Il desiderio di Apollo e la fuga di Dafne, la sfida di Dedalo
Valeria Arnaldi
Il desiderio di Apollo e la fuga di Dafne, la sfida di Dedalo e Icaro, la bellezza di Narciso. Metamorfosi Altre Storie Oltre il Mito, regia di Alessandra Pizzi, porterà sul palco miti dal testo di Ovidio - l'adattamento è della regista - al teatro Ghione. Partecipa Sade Mangiaracina. Protagonista, Enrico Lo Verso.
Già rappresentato, lo spettacolo è comunque una prima assoluta, come mai?
«Cambia ogni volta. Si apre con un monologo recitato, seguono i miti, sempre diversi o variamente combinati, che leggo anche adattandomi sul momento all'esecuzione dei musicisti. A ogni rappresentazione inoltre ci sono nuovi artisti».
Cosa le piace del testo?
«Mi piace che la cronaca dei nostri giorni sia declinata in poesia. I miti non vengono attualizzati ma raccontano la nostra realtà, dai viaggi della speranza fino al femminicidio».
È un periodo ricco di impegni per lei, come farà per lo spettacolo?
«Proverò domenica. Sabato finirò Ballando con le stelle intorno alle 2, andrò a letto alle 4, il giorno dopo sarò in teatro alle 11».
È in scena pure con Uno, nessuno, centomila, regia di Pizzi.
«Sì, vanno avanti parallelamente. Sono boccate di ossigeno. Non so quale sia più bello. Uno è il mondo della razionalità, l'altro della poesia».
Ballando con le stelle la sta occupando molto.
«Richiede grande impegno ma mi fa divertire. Mi fa ridere quando i giudici ci dicono che siamo senza personalità. Intanto, siamo in semifinale».
C'è contrasto in effetti tra i voti dei giurati e del pubblico.
«Il presidente della giuria ha competenze tecniche, gli altri sono personaggi in commedia e recitano il loro ruolo. Ivan Zazzaroni è il generale Della Rovere, Guillermo Mariotto è Mangiafuoco e così via. Per questo non reagisco agli attacchi, conosco i meccanismi del teatro, so che non c'è nulla di personale».
Cosa ha scoperto di sé, ballando?
«Non sono capace di seguire la direzione del binario, tendo sempre a voler andare fuori. Si chiama creatività? Non so».
Nuovi impegni per lo schermo.
«Giro a Berlino. Interpreto un politico corrotto in Betonrausch, film di Netflix tedesco. E presto dovrei partire per una serie tv spagnola ambientata negli anni Quaranta».
Vede pure la danza nel suo futuro?
«Non credo. I musical li lascio a Ettore Bassi».
E poi c'è il matrimonio con Elena.
«Il 29 luglio in Sicilia. Sono tanti anni che voglio farlo, stavolta spero di riuscirci».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Maggio 2019, 05:01
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