Valentina Catini
Quando si parla di Christian De Sica, non si può non pensare

Valentina Catini
Quando si parla di Christian De Sica, non si può non pensare alla sua carriera inimitabile. Attore poliedrico, regista e showman italiano, racconterà se stesso nello spettacolo Christian racconta Christian.
De Sica di nuovo a teatro. Cosa ci dobbiamo aspettare?
«Sarà una serata tra amici. Entrerò dalla platea saluterò le persone presenti e salirò sul palco per raccontare con parole e canzoni gli incontri della mia vita e gli aneddoti della mia carriera. Al mio fianco ci sarà Pino Strabioli che ricorderà con me alcuni episodi vede, ormai ho una certa età! Ci saranno momenti divertenti ma anche molto emozionanti. Sarò anche accompagnato da un'orchestra sinfonica con il Maestro Riccardo Biseo al pianoforte».
Com'era Christian De Sica agli inizi della sua carriera e com'è oggi.
«Quando ho iniziato a recitare avevo diciotto anni. A ventitré, morto mio padre, mi sono trovato con un mestiere tra le mani: ho iniziato nelle piazze e a piccoli passi sono arrivato alla televisione, infine al cinema. Ero un ragazzo che doveva confrontarsi con una figura paterna importante e tra gli addetti ai lavori c'era molto scettiscismo. Non è stato facile. Poi, piano piano ce l'ho fatta. Chiaramente seguendo un percorso cinematografico diverso da quello che aveva intrapreso papà. Oggi sono un signore di sessantanove anni che continua a fare il suo mestiere con grande passione».
E in famiglia c'è un altro regista, suo figlio Brando.
«Sì, ora c'è mio figlio che si sta cimentando come regista. Pensi quanto possa essere stato difficile per lui lavorare nel cinema, essendo sia nipote sia figlio d'arte! Si sta impegnando molto e sta ottenendo ottimi risultati».
Lei fa l'attore da oltre quarant'anni. Com'è cambiato il cinema da quando ha iniziato?
«È cambiato com'è cambiato il paese. Prima c'erano molti più soldi da investire e si facevano di conseguenza molti più film. Come vede la maggior parte dei film escono a Natale. Io quest'anno non l'ho fatto ma è in programma per il prossimo anno. Le commedie di cinquant'anni avevano un ritmo più lento, ora è tutto più veloce. Il cinema si è adattato ai tempi di oggi».
De Sica, Verdone, simboli per eccellenza della romanità al cinema. Chi seguirà le vostre orme?
«Devo dire che ci sono tanti attori bravissimi. Pierfrancesco Favino, Max Tortora, solo per citarne alcuni. È un periodo bello, c'è tanta professionalità, tanti giovani che si mettono in gioco. Max Tortora ad esempio sta uscendo con molti film, tra cui quello con mio cognato Carlo».
Progetti futuri?
«Dopo Roma, partirò per la Sicilia. Poi dovrò fermarmi perché ci sarà la presentazione del prossimo film di Fausto Brizzi, in uscita a febbraio».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Gennaio 2020, 05:01
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