Vacanze in Italia per una famiglia contagiata

Vacanze in Italia per una famiglia contagiata
Hanno visitato Roma, ma anche altre mete nel Lazio e in Toscana, dove sono stati sicuramente a Firenze, Siena, Pisa, i due turisti di Taiwan, risultati positivi al coronavirus al ritorno in patria, dopo una vacanza trascorsa in Italia dal 22 gennaio al primo febbraio. Sono ricoverati dal 4 febbraio a Taiwan. Anche uno dei due figli della coppia, nelle ultime ore, è risultato positivo ai test, ma «non presenta sintomi», secondo quanto riportato dall'agenzia sanitaria di Taiwan che segue l'epidemia. Sarebbe il primo caso asintomatico registrato fino ad oggi. Anche lui è stato immediatamente ricoverato.
La preoccupazione sale nel nostro Paese, dove è stato ricostruito l'itinerario seguito dalla coppia durante la vacanza. Il ministero della Salute sta rintracciando tutte le persone con le quali marito e moglie di circa 50 anni hanno avuto «contatti stretti e continuativi». Gli operatori dell'Asl si sono recati dove hanno soggiornato i due turisti e hanno effettuato controlli al personale entrato in contatto con loro: a circa dieci giorni dalla partenza, i test hanno dato esito negativo. Ora, si cerca di individuare i passeggeri che erano vicino a loro in aereo. Rimane il problema delle modalità del contagio.
Si ipotizza che il virus sia stato contratto sul volo Hong Kong-Italia a lungo raggio, a causa della vicinanza, in uno spazio chiuso, per molte ore. Ciò significherebbe ovviamente che la coppia era già infetta nel corso della vacanza in Italia. Da qui, i numerosi controlli nel Paese, in tutte le strutture e i luoghi toccati nel loro itinerario. Il ministero della Salute rassicura: «Siamo abbastanza tranquilli perché sta per scadere il periodo dei 14 giorni da quando sono passati per la Toscana e per il Lazio». Si monitora comunque attentamente la situazione, guardando anche ai mezzi usati per lo spostamento dalla famiglia nel corso del viaggio.(V.Arn.)
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Febbraio 2020, 05:01
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