Tuscolano, nuovo raid incendiario Bruciati altri cinque cassonetti

Enrico Chillè
Il quartiere Tuscolano senza pace: cinque cassonetti dei rifiuti e un cestone cilindrico gettacarte sono stati dati alle fiamme nella notte tra domenica e lunedì. Gli episodi giungono dalle stesse zone in cui, come aveva denunciato Virginia Raggi, si sono verificati altri atti vandalici, inducendo la sindaca addirittura a parlare di attacchi da parte di chi «non gradisce il nostro lavoro di riqualificazione che dovrebbe rendere più vivibili i quartieri».
A denunciare l'ultimo episodio dei cassonetti dati alle fiamme è stata l'Ama. La municipalizzata dei rifiuti ha spiegato che i sei cassonetti sono stati dati alle fiamme tra via Lucio Mummio e via Papiria: «Si tratta degli ennesimi atti vandalici che colpiscono l'intera collettività, sono atti criminosi non riconducibili alle attività di pulizia e di raccolta dei rifiuti. I cassonetti, infatti, erano quasi del tutto vuoti quando sono stata dati alle fiamme». L'Ama ha poi aggiunto: «Quello degli incendi ai cassonetti è un fenomeno che troppo spesso colpisce Roma. Sporgeremo ancora denuncia contro ignoti e sostituiremo i cassonetti bruciati, che però sono rifiuti combusti».
In poco più di due mesi, sono già un'ottantina i cassonetti dati alle fiamme in tutta Roma. L'allarme, però, sembra riguardare soprattutto il VII Municipio, dove si sono susseguiti episodi di atti vandalici e intimidatori. La sindaca Virginia Raggi lo aveva denunciato proprio domenica scorsa: «Hanno vandalizzato una scuola dell'infanzia e deturpato la nuova area fitness del parco di Tor Vergata. Come se non bastasse, l'assessora municipale alla Scuola ha trovato per ben tre volte le ruote della sua auto tagliate e gli incendi ai cassonetti hanno coinvolto anche auto e scooter parcheggiati. La mia solidarietà alla presidente municipale Monica Lozzi e alla sua squadra, che ringrazio per il lavoro che stanno portando avanti sul territorio. Siamo sotto attacco ma le intimidazioni non ci fermeranno: andiamo avanti a testa alta».
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Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Marzo 2020, 05:01
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