Troppa grazia, Alba Rohrwacher vede la Madonna

CANNES - La corruzione che inquina il lavoro, la lotta ambientalista, la tensione spirituale. Con Troppa grazia, film di chiusura della Quinzaine che ha vinto il Label di Europa Cinémas, il regista Gianni Zanasi riesce a unire tutto ciò nel segno di una commedia magica e, a suo modo, militante. Lo fa attraverso Lucia (Alba Rohrwacher, molto a suo agio in veste comica), geometra che cerca di cavarsela con un lavoro precario e una figlia che cresce da sola e che si trova di fronte a un dilemma: denunciare gli abusi di cui è testimone o tacere per non perdere il poco lavoro che ha? A decidere per lei sarà l'apparizione di una Madonna sui generis (Hadas Yaron), che la ossessiona fino a fare letteralmente a botte con lei in una scena irresistibile. «Sono partito dalla sensazione frustrante di un presente aggressivo che ha esiliato il mistero - ha detto il regista - Attraverso la risata avvicino estremi come il quotidiano e l'altrove, l'infanzia e l'età adulta, l'innocenza e la corruzione». (M. Gre.)

Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Maggio 2018, 05:01
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