TRAPPER SCATENATO

Simone Pierini
La furia dei trapper nel centro di Roma sta diventando una mania. Dopo Traffik e Gallagher, venerdì sera è stato il turno di Tony Effe dei Dark Polo Gang che si è reso protagonisti di una rissa furibonda all'esterno del Toy Room, locale in via degli Avignonesi, a due passi da piazza Barberini.
Il video che ha testimoniato i fatti mostra Tony Effe, il cui vero nome è Nicolò Rapisarda, affiancato dal compagno di band Wayne Santana (Umberto Violo), scagliare un paletto di ferro raccolto fuori dal locale contro un gruppo di persone. Il motivo che avrebbe scatenato la rabbia del trapper sarebbe stata la registrazione di un video da parte di un ragazzo che lo immortalava in condizioni poco lucide.
Tony Effe, che è stato descritto dai testimoni in stato di alterazione probabilmente dovuta all'alcol, si è accorto del giovane che filmava e avrebbe chiesto la cancellazione immediata.
Al rifiuto ha scatenato tutta la sua ira contro di lui e contro le persone che circondavano l'ingresso del Toy Room. A infami, urla Tony Effe mentre impugna il paletto di ferro minacciando i presenti. Il video pubblicato dal sito internet ilTabloid.it mostra chiaramente lo scatto di ira del trapper che, fortunatamente, non avrebbe colpito nessuno dei presenti. A fermarlo poi sarebbero stati i buttafuori del locale e il cantante sarebbe rientrato all'interno.
La furia dei Dark Polo Gang ricorda da vicino i fatti del 22 febbraio avvenuti vicino la stazione Termini con protagonisti Traffik e Gallagher, due trapper romani arrestati dai carabinieri con l'accusa di rapina aggravata dall'uso delle armi ai danni di quattro persone. Gabriele Magi e Gianmarco Fagà, così all'anagrafe, sono ritenuti responsabili di aver inseguito un gruppo di fans, di averli aggrediti con un tirapugni e di aver provato a rapinarli.
Poi si sarebbero fermati anche a picchiare un cittadino del Bangladesh, di 50 anni, che era in strada ad aspettare l'autobus, riempiendolo di calci e pugni, tentando di rubargli il cellulare prima dell'intervento di alcuni passanti che sarebbero riusciti a metterli in fuga. Gallagher, agli arresti domiciliari, su Instagram ha sostenuto di essere stato calunniato e di non aver bisogno di rubare un telefono.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Aprile 2019, 05:01
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