Teo Gertler, l'enfant prodige del violino apre il viaggio nella musica di undici Paesi

Teo Gertler, l'enfant prodige del violino apre il viaggio nella musica di undici Paesi
Elena Benelli
Stupire il pubblico che parteciperà ai concerti è l'obiettivo del festival estivo dell'Accademia Filarmonica Romana che si svolgerà nei Giardini e nella sala Casella, da domani al 6 luglio. Stupore è il tema di questa edizione, infatti: un viaggio attraverso le espressioni musicali di undici Paesi, dal Giappone all'Iran, alla Colombia; dalla musica classica al jazz, dalla musica contemporanea, a quella etnica e a quella tradizionale. Inaugurerà la rassegna, domani alle 20, il violinista slovacco enfant prodige (11 anni) Teo Gertler accompagnato da un'altra giovane promessa, il pianista italiano Antonio Gomena di 22 anni. Eseguiranno un programma dedicato a Bach, Vivaldi, Mozart, Paganini e la Zigeunerweisen di Pablo de Sarasate. Poi, alle 21,30, sarà la volta del Jihye Lee Jazz Quartet, originali contaminazioni jazz con la musica tradizionale coreana. Giovedì l'omaggio alla cultura persiana con l'esposizione di opere di artiste iraniane e la presentazione del libro «È solo la voce che resta», della poetessa Forugh Farrokhzad. Sabato si tornerà alla musica con il concerto multimediale One voice, two lands, saggio finale del lavoro tra studenti e docenti dell'università californiana di Irvine e dell'università di Tor Vergata, che presenteranno composizioni in prima assoluta in un incontro con la danza (coreografie di Lisa Naugle) e live video (a cura di John Crawford).
«Abbiamo titolato la rassegna Stupore - spiega il direttore artistico Andrea Lucchesini - per mettere in risalto il fatto che ormai non ci stupiamo di niente. E invece proprio la natura dei concerti e la provenienza dei programmi, oltre che le musiche che verranno eseguite, ci fanno riflettere e ci spingono ad essere sempre sorpresi da quello che ascoltiamo».
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Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Giugno 2019, 05:01
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