Telecamere puntate su 30 scuole Ma è polemica tra Raggi, Pd e Salvini

Lorena Loiacono
Arriva l'occhio elettronico a contrastare lo spaccio davanti alle scuole, con un incremento di vigili urbani che controlleranno eventuali traffici sospetti. Si parte con 30 scuole superiori che entro fine anno vedranno arrivare 42 telecamere di fronte ai singoli ingressi (almeno fino al 3 dicembre gli studenti non saranno in presenza). Sono state scelte due scuole per ogni municipio, dall'Avogadro al Seneca dal Pacinotti Rossellini, dove l'occhio elettronico osserverà quel che accade lungo tutto il perimetro esterno alla scuola. Si tratta di un intervento destinato ad allargarsi: a breve giro, infatti, arriveranno altre telecamere di fronte ad un maggior numero di istituti. «Entra nel vivo il protocollo Scuole Sicure del 2018 tra il Campidoglio e la Prefettura ha spiegato la Sindaca Raggi - le immagini verranno analizzate dagli agenti della Polizia Locale prima di essere girate agli inquirenti. Questo è solo uno degli interventi che abbiamo in programma per garantire la sicurezza dei nostri ragazzi».
Negli istituti arriveranno anche gli allarmi contro le incursioni dei ladri e i raid vandalici, sempre più numerosi: «Il Protocollo prevede anche il rafforzamento della presenza del personale di Polizia Locale in prossimità degli istituti scolastici ha annunciato Linda Meleo, assessore alle Infrastrutture . Inoltre procederemo anche con gli impianti anti-intrusione nelle scuole. È già in corso la gara con un valore di oltre 2 milioni di euro che ci consentirà di mettere al sicuro gli stabili e il materiale riservato alla didattica, prevenendo furti e atti vandalici che, purtroppo, si verificano nelle strutture scolastiche di Roma».
Ma è polemica, anche furibonda. Il protocollo Scuole Sicure, infatti, era stato sottoscritto con l'allora ministro dell'Interno, Matteo Salvini che ha commentato: «Le telecamere arrivano grazie alla Lega, nessuna tolleranza per chi vende droga ai nostri figli». Ma l'iniziativa non mette tutti d'accordo, specie nel Pd : «Posso dire che puntare le telecamere sulle scuole mi fa orrore? - ha twittato il deputato Filippo Sensi -. Lo dico da genitore oltre che da cittadino romano».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Novembre 2020, 05:01
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