Stefania Cigarini
Chi è senza peccato scagli il primo Whatsapp. Gianluigi

Stefania Cigarini
Chi è senza peccato scagli il primo Whatsapp. Gianluigi Littarru, sindaco di Desulo (Nuoro), duemila abitanti o poco più, ha vietato l'uso dei gruppi mamme per il nuovo anno scolastico perché fomentatore (testuale, ndr) di pettegolezzi, fake news, allarmismi, preoccupazioni eccessive, soprattutto ora in epoche di incertezze, vere, Covid. Una provocazione, ovvio, perché nessuno può vietare la libera espressione, ma certo una presa di posizione che fa, o deve, far riflettere. «Ho letto l'articolo (su Leggo.it, ndr) e farei già un monumento a questo sindaco» commenta di primo acchito Monica Tonelli, manager per una multinazionale, autrice (per disperazione?) del libro Mamma ho abbandonato il gruppo (Book Sprint edizioni), sul suo esodo da un social scolastico Whatsapp. «Sarà una provocazione, ma apprezzo che sia stato un uomo delle istituzioni a farla» spiega. E ricorda ancora l'affanno di aver pensato ad una tragedia - leggendo decine di messaggi drammatici del gruppo - per scoprire che una compagna di classe del figlio aveva solo smarrito la giacca della divisa scolastica. «I gruppi sono uno strumento utile se usati nella maniera corretta e secondo le circostanze, non come sfogo dei singoli, genitori o docenti che siano». Difficile però stabilire chi sia - di volta in volta - vittima o carnefice. «La comunicazione migliore resta quella in presenza, quando vedi, senti, vivi le reazioni o la personalità di chi ti sta parlando, la sua mimica, il suo tono di voce. Ho timore delle cose che ci allontanano dalla realtà».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Settembre 2020, 05:01
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