Stavolta, la massima fatta la legge, trovato l'inganno non ha funzionato. Merito

Stavolta, la massima fatta la legge, trovato l'inganno non ha funzionato. Merito dall'Antitrust, che ha deciso la «sospensione cautelare» dei rialzi delle bollette telefoniche decisi dagli operatori, dopo l'arrivo dell'obbligo della fatturazione mensile, a sostituzione di quella a 28 giorni. Le aziende, costrette a rinunciare alla fatturazione ogni 28 giorni, avevano infatti pensato bene di riversare sugli utenti i costi del disagio. I consumatori hanno denunciato a fine gennaio aumenti generalizzati in bolletta attorno all'8,6%.
E così l'Antitrust ha avviato un'istruttoria per verificare l'esistenza di un'intesa fra Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre, con la quale, tramite Asstel, avrebbero coordinato la propria strategia commerciale portando a rialzi di importo simile. Oggi, il cerchio si è chiuso, con lo stop dell'Autorità. Quantomeno, le compagnie dovranno «definire la propria offerta di servizi in modo autonomo, rispetto ai propri concorrenti». Anche se l'ombra degli aumenti resta sempre minacciosamente sullo sfondo.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Marzo 2018, 05:01
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