STAI IN CAMPANA

Lorena Loiacono
Un gessetto bianco, le righe sull'asfalto e il gioco è fatto: il gioco della campana, quello con cui i bambini di una volta, ora nonni, si divertivano in strada. Oggi non sarebbe più possibile. O forse sì. Visto che la campana torna a Roma e lo fa sia per gioco sia per la sicurezza dei bambini. Come? Con le nuove campane, disegnate sull'asfalto da graffitari venuti appositamente a Roma da Milano che, oltre a far divertire grandi e piccini, serviranno anche ad indicare la strada a gruppi di bambini diretti a scuola. Una sorta di navigatore vecchia maniera, dove a far strada è il disegno a terra. Un disegno d'altri tempi.
L'Iniziativa parte dal municipio 8 con 31 campane fresche di vernice e, per ora, riguarda tre scuole nel quartiere Garbatella e San Paolo: la Principe di Piemonte, la Leonardo e la Cesare Battisti. Ma questa che sta partendo è solo la fase sperimentale, il progetto infatti è destinato a ripetersi. Nel totale rispetto dell'ambiente visto che per dipingere le speciali campane sull'asfalto, è stata utilizzata una pittura speciale, composta esclusivamente da elementi biodegradabili. La pittura quindi andrà via con il tempo. Intanto però i bambini potranno usarle per andare a scuola soli e per giocare in strada. Il progetto prevede anche la possibilità di coinvolgere nonni volontari per controllare che il percorso fili liscio.
«Questa iniziativa - spiega l'assessore alla scuola del municipio 8, Francesca Vetrugno tra i promotori - rientra nei progetti mirati alla promozione del gioco e al sostegno dell'autonomia dei bambini e delle bambine nella città. Il progetto verrà presentato alla Biennale dello Spazio Pubblico ed è stato realizzato grazie al contributo a titolo gratuito della società Jungle». L'iniziativa rientra negli eventi organizzati in vista della giornata del gioco, il 28 maggio.
Che cosa ne pensano i genitori? «L'idea è molto buona e le famiglie parteciperanno sicuramente - spiega Marco Colombelli dell'associazione di genitori Scuolaliberatutti e papà di due bambini della Principe di Piemonte in cui negli ultimi giorni sono state già promosse iniziative legate al gioco - aiuta i bambini a raggiungere insieme un luogo, come la scuola, in cui trascorrono la loro giornata. Mi piace l'idea che mio figlio possa scendere sotto casa e trovare un gruppo di bambini con cui andare a scuola. È un momento di crescita importante».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Maggio 2019, 05:01
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