Simone Pierini
Le dosi scarseggiano, le Regioni premono e l'Italia arranca. Il

Simone Pierini
Le dosi scarseggiano, le Regioni premono e l'Italia arranca. Il piano vaccini resta l'unica ancora di salvezza per uscire dalla pandemia ma la soluzione è ancora avvolta in una nube piena di incertezze. Mentre fuori dall'Europa ci sono nazioni che viaggiano a gran ritmo (con l'esempio di Israele in primo piano, l'accelerata degli Stati Uniti grazie al piano Biden e il ritmo costante della Gran Bretagna) il vecchio continente non riesce a sbrogliare la matassa. AstraZeneca ha presentato nuovi ritardi, Pfizer non è ancora rientrata dalle precedenti omissioni e il nostro Paese ha immunizzato meno di un milione e mezzo di italiani con entrambe le dosi. Le Regioni chiedono a Draghi un cambio di passo, sfruttando il suo prestigio internazionale per trovare una strategia di approvvigionamento diversa e impostare un piano per la produzione autonoma dei vaccini, rimodulando aziende italiane in grado di produrre quelli già approvati attraverso accordi con le aziende per i brevetti. «Chiediamo al Governo di intraprendere ogni sforzo per reperire più dosi», ha invocato il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini. «Per fine marzo l'Italia dovrebbe ricevere, da inizio campagna vaccinale, 13 milioni di dosi», ha affermato il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli ospite a Mezz'ora in più, su Rai3.
Resta caldo anche il tema del mercato parallelo con intermediari che avrebbero proposto grandi quantità di dosi direttamente alle Regioni (Zaia ha parlato di una offerta di 27 milioni di dosi per il Veneto). Sulla questione è stata aperta un'indagine dalla procura di Perugia che ha inviato i Nas per le opportune verifiche. Contestualmente AstraZeneca e Pfizer hanno negato di aver venduto vaccini ai privati invitando a non fidarsi parlando di truffa e merce contraffatta. Nel frattempo - con il via in alcune Regioni alle somministrazioni a insegnanti e forze dell'ordine (il Lazio parte oggi) - è arrivato il via libera al protocollo d'intesa nazionale tra medici di famiglia, governo e Regioni che definisce la partecipazione dei medici di base alla campagna vaccinale anti-Covid in corso. Sul fronte dei contagi ieri sono stati registrati altri 13.452 casi positivi. Nell'ultima settimana (complice anche un incremento di tamponi) il bilancio mostra una lieve crescita con 87.435 positivi in sette giorni contro 85.210 della scorsa settimana. In risalita i ricoveri (+79 ieri nei reparti ordinari e +31 in terapia intensiva) In calo invece i decessi: 232 ieri e 2.141 da lunedì scorso a domenica (163 in meno rispetto al bilancio di una settimana fa).
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Febbraio 2021, 05:01
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