La Gran Bretagna ha celebrato l'evento come il V-Day: il giorno del vaccino. Il richiamo è allo storico VE-Day, l'8 maggio del 1945, data della resa incondizionata della Germania nazista e la conseguente fine (e vittoria) della Seconda Guerra Mondiale. E al D-Day, giorno dello sbarco in Normandia (6 giugno 1944), che aprì la strada al successo contro i tedeschi. Oggi la guerra non è ancora finita ma la battaglia contro il virus potrebbe aver trovato la sua arma letale.
I primi due soldati arruolati sono due ragazzini di 90 e 81 anni, primi occidentali ad aver ricevuto la dose del vaccino Pfizer-BioNTech: Margaret Keenan (la prima donna) e William Shakespeare (primo uomo). La signora Keenan ha anticipato tutti, alle 6.30 del mattino ora locale (le 7.30 in Italia). Sorridente, emozionata, è una nonna di Enniskillen, ex commessa in una gioielleria dell'Irlanda del Nord. «Mi sento così privilegiata, è il miglior regalo di compleanno che potessi aspettarmi (compirà 91 anni la prossima settimana). Potrò passare del tempo con i miei familiari e con i miei amici nel nuovo anno, dopo aver passato da sola gran parte del 2020», le sue prime parole.
Il signor Shakespeare è invece inglese, originario del Warwickshire, proprio come il celebre drammaturgo da cui ha preso il nome. «Penso che d'ora in poi questo farà la differenza nelle nostre vite, è l'inizio di un cambiamento», ha ammesso dopo la puntura. Poi c'è l'infermiera Joanna Sloan, la prima operatrice sanitaria a riceverlo.
In Italia infine il piano vaccini si arricchisce di una nuova App con la quale si potrà prenotare la somministrazione e monitorare eventuali reazioni. Sarà facoltativa come per Immuni e servirà per un progetto di farmacovigilanza: sarà possibile fissare l'appuntamento, mettersi in lista per il giorno e il luogo di inoculazione della dose, ricevere avvisi sulla data del richiamo e comunicare in tempo reale anche eventuali reazioni avverse.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Dicembre 2020, 09:19
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