Simone Pierini
«Ci meritiamo il sorriso e l'allegria». Con questo spirito

Simone Pierini
«Ci meritiamo il sorriso e l'allegria». Con questo spirito il premier Giuseppe Conte ieri in conferenza stampa in diretta tv dal cortile di Palazzo Chigi ha presentato il piano di rilancio del «brand Italia nel mondo», ricordando che «in tutti questi mesi la bellezza del nostro Paese non è mai andata in quarantena».
Lo ha fatto lanciando gli Stati Generali dell'Economia. Una riunione di tutte le forze produttive in campo per un progetto che definisce «molto impegnativo». Dalle parti sociali a Confindustria, alla quale non ha lesinato critiche per le accuse dei giorni scorsi, fino agli esperti del comitato socio economico di Colao. Un'apertura anche alle opposizioni perché «questa somma deve essere intesa come una risorsa per l'intero Paese». Il riferimento è ai miliardi che saranno stanziati dall'Europa con il Recovery Fund necessari per la ripartenza di un Paese a terra. In attesa del nuovo fondo, per il quale sta spingendo affinché sia anticipato alla fine del 2020, si farà affidamento al piano Sure, alla Bei e - qualora il Parlamento dovesse esprimere parere favorevole - anche al famigerato Mes.
Al centro resta il contenimento del virus con i numeri che, secondo il premier, «a distanza da circa un mese dal 4 maggio sono incoraggianti, gli ultimi monitoraggi non segnalano situazioni critiche o di sovraccarico delle strutture ospedaliere e il trend dei nuovi casi diagnosticati è in costanze diminuzione in tutte le regioni». «Ma il virus non è sparito», ha aggiunto. A preoccupare resta infatti la Lombardia, che ieri ha registrato 237 dei 321 nuovi casi con quattro province (Bergamo, Brescia, Milano e Monza-Brianza) che da sole hanno registrato con più contagi di tutte le altre regioni d'Italia. Altre 71 invece le vittime, 29 in Lombardia. Ma la nuova priorità ora è l'economia. «Io stesso sono insoddisfatto di alcune misure e dell'impatto che stanno avendo», l'autocritica di Conte alla base delle proposte per la rinascita che passerà attraverso «sburocratizzazione, innovazione, banda larga per tutto il Paese e un'economia green. Occorre una seria riforma fiscale, il nostro fisco è iniquo e inefficiente, e della giusitzia». Poi un rafforzamento dell'Alta Velocità che colleghi tutta l'Italia, soprattutto al sud: «Dobbiamo interconnettere tutte le infrastrutture», ha detto Conte che interpellato sulla proposta di Salvini sul ponte sullo Stretto ha risposto che «senza pregiudizi valuterò tutto ma non voglio declamare opere immaginifiche». Il premier ha rimarcato l'importanza della scuola sostenendo che «dobbiamo puntare forte come mai in passato sul diritto allo studio».
Durissimo il commento di Giorgia Meloni: «Milioni di italiani assistono basiti, chiedendosi con quale coraggio si facciano nuove promesse quando non sono ancora arrivate le risorse promesse in analoghe conferenze di due mesi fa». E Matteo Salvini rilancia: «Conte parla di taglio alla burocrazia e riforma fiscale? Bene, la Lega ha già presentato in Parlamento due progetti di legge su cui lo sfidiamo».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Giugno 2020, 05:01
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