SÌ... STORICO
Per il giorno del sì, una location indimenticabile: d'ora in poi sarà possibile scambiarsi le fedi nuziali a Villa d'Este e a Villa Adriana, entrambi siti Unesco dal 2001. Oltre che nel Santuario di Ercole Vincitore. Un'apertura straordinaria, quella voluta dal Comune di Tivoli, a seguito delle tante richieste ricevute dai futuri sposini, anche dall'estero.
Le coppie potranno così immergersi in uno splendido luogo unico al mondo, in cui natura e arte si fondo perfettamente tra giardini architettonici e giochi d'acqua. Per le coppie saranno messi a disposizione alcuni degli spazi più suggestivi ed esclusivi dell'intero sito, come la Gran Loggia e la Cappella del Cardinale a Villa d'Este, il Pecile a Villa Adriana, il Triportico e la Sala Grande al Santuario di Ercole Vincitore. Lidea di celebrare matrimoni civili e unioni civili nel sito Unesco, così come nel santuario, parte dall'Istituto Villa Adriana e Villa d'Este Villae, per rispondere alle richieste arrivate da tanti futuri sposini. Il Comune ha dato quindi il via libera, firmando una convenzione nel mese di gennaio 2019 per celebrare i matrimoni civili: le cerimonie potranno svolgersi tra le 10 e le 18 nelle giornate di giovedì e venerdì. Il prezzo varia in base all'appartenenza o meno degli sposini al comune di Tivoli e alle zone limitrofe: per le Ville e per il Santuario si paga infatti rispettivamente 3000 e 1500 euro per i residenti, 4000 e 3000 per non residenti e stranieri.
Si tratta di somme che verranno utilizzate per la manutenzione e la sicurezza dei preziosi siti: «Il cittadino diventa in parte mecenate di un bene che gli appartiene - spiega il direttore delle Villae, Andrea Bruciati - e contribuisce a tutelare i monumenti, che sono parte integrante della sua persona. Per questo gli sposi verranno informati di come, e per quale intervento, il loro contributo è divenuto importante al fine di una migliore ed amplificata fruizione».
Un matrimonio d'arte a tutti gli effetti, quindi, visto che gli sposi potranno offrire a 30 ospiti una visita all'interno del sito Unesco.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Febbraio 2019, 05:01
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