Se i giovani fanno un "48"...

Se i giovani fanno un "48"...

di Alberto Mattiacci

Si dice succede un 48 per intendere caos, rivoluzione, cambiamento. Questo significato nasce dalle rivolte europee del 1848 (es. le 5 Giornate di Milano). Gli storici le definirono Primavera dei Popoli.
Il prossimo 48, il 2048, sarà fra 27 anni.


Che società e che economia avremo?
Ovviamente nessuno può saperlo. Però possiamo immaginarlo, osservando i giovani.
Consideriamo quelli che oggi hanno fra i 15 e i 29 anni. In Italia sono circa il 14% della popolazione. A livello mondiale, la percentuale è più o meno la stessa: 15%. Qui dentro ci stanno i giovani cinesi, afghani, messicani, nigeriani, boliviani, italiani eccetera.


Il totale fa 1,2 miliardi di persone (in Italia 8,3 milioni).
Fra 27 anni, queste persone avranno fra i 42 e i 56 anni.

Saranno quelli, cioè, che stando agli standard internazionali, avranno già maturato il loro percorso professionale: fondato aziende, scalato la politica, eccetera.


Come si saranno comportati in questi 27 anni? Avranno fatto maturare le condizioni per un 48 nella società e nell'economia? È probabile.


Qualche mese fa il World Economic Forum ha indagato le opinioni dei giovani di 187 paesi. È emerso che intendono vivere il loro futuro mettendo al centro alcune cose: cura dell'ambiente, consumo consapevole, democrazia inclusiva, istruzione di qualità e accessibile, lavoro rispettoso della dignità umana -per dirne alcune.
Se vivranno la loro vita con coerenza, sarà un bel 48.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Dicembre 2021, 13:12
© RIPRODUZIONE RISERVATA