Scuola, ritorno caos: hackerati i registri

Scuola, ritorno caos: hackerati i registri

Ritorno a scuola tra disagi e hacker. I pirati del web sono entrati in azione hackerando il registro elettronico della Axios, che serve il 40% delle scuole italiane, con tanto di richiesta di un consistente riscatto in bit coin, che però naturalmente non ha avuto seguito.


Dunque ai disagi dovuti spesso alla mancanza di controlli, ai problemi di trasporti e di organizzazione delle scuole, a creare problemi a docenti, studenti, dirigenti scolastici e famiglie si è aggiunto anche l'attacco alla piattaforma Axios.


Il disservizio al registro elettronico della scuola - è emerso - è dovuto ad un ransomware, un virus informatico sempre più diffuso che rende inaccessibili i dati e chiede il pagamento di un riscatto per ripristinarli. La società assicura che entro oggi il registro sarà ripristinato e disponibile in tutte le sue funzioni, nonostante il blocco e nonostante i problemi di collegamento che i presidi del Lazio lamentavano da giorni.


Intanto ieri, mentre molti studenti rientravano in classe - le scuole hanno riaperto per tutti, nelle Regioni arancioni, con percentuali di presenza dal 50 al 75% per le superiori, mentre si è tornati in classe fino alla I media nelle zone rosse, con tutti gli altri in dad - manifestazioni e proteste ci sono state in diverse città italiane per chiedere che tutti gli studenti, anche in zona rossa, possano frequentare in presenza. «Hanno dimenticato le seconde e terze medie e i ragazzi delle superiori che, in Lombardia, possono contare solo 32 giorni di presenza in un anno», protestano i rappresentanti del comitato A scuola! che da oggi al al 9 aprile saranno in presidio, dalle 9 alle 19, in piazza Duomo a Milano.

E iniziative ci sono state anche a Roma, Bologna, Pisa, Faenza, Firenze.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Aprile 2021, 08:52
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