Scambia Roma con Rom sul navigatore e finisce in Germania: «Ma dove sono?»

Domeico Zurlo
Romano di origini e nel cuore, voleva andare a Roma a vedere il Papa e salutare i parenti, ma non tutte le strade portano a Roma. Soprattutto se sbagli a impostare in navigatore dell'auto. Tutta colpa di una lettera mancante.
Una storia incredibile quella di un anziano di 82 anni, Luigi Rimonti, che dal 1965 vive a Newcastle, in Inghilterra: colpa di un equivoco che lo ha portato non nella capitale del Belpaese ma a Rom, un paesino della Germania occidentale, che dista una cinquantina di chilometri da Colonia.
Un errore di 1.500 chilometri, complice da un lato l'errato percorso da parte del navigatore, dall'altro - ovviamente - la sua clamorosa disattenzione: Luigi, che odia volare e si muove in automobile, si è reso conto di aver sbagliato strada solo quando, arrivato a pochi chilometri dalla sua presunta destinazione, si è guardato intorno in cerca del Colosseo, della Fontana di Trevi o di Piazza San Pietro, ma ha visto solo cartelli in lingua tedesca. «Ho pensato: mamma mia, dove sono?», ha spiegato Rimonti alla Bild.
Quel viaggio, per sperare di vedere Papa Francesco, era dettato dal sentimento: «Vicino Roma ho una casa, quattro fratelli e tre sorelle. Il cuore mi ha detto che sarei dovuto andare un'ultima volta a Roma, come ho anche fatto: ma il navigatore si è rifiutato», le parole di Luigi, che di mestiere fa il parrucchiere.
Oltre il danno, poi, la beffa: come in uno sketch degno degli anni d'oro di Benny Hill, uno spaesato Luigi è sceso dall'auto dopo aver realizzato di aver sbagliato completamente destinazione, ma ha incredibilmente dimenticato di tirare il freno a mano della sua Jaguar, che è piombata proprio sul cartello Rom abbattendolo.
Lui stesso è rimasto ferito alla testa e alla schiena, e (tutt'altro che dulcis in fundo) ha perduto il suo orologio e l'enorme pietra preziosa a forma di scimmia che ornava l'anello da cui non si separava mai.
Ferito, abbattuto e con l'auto fuori uso, Luigi è ora bloccato in hotel a Waldbrol: «Mio figlio vuole venirmi a prendere, ma ci vorranno almeno 3 o 4 giorni», ha concluso l'82enne. E quel viaggio a Roma ormai non è più nei suoi programmi: «Ne ho abbastanza, non voglio più andarci. Voglio solo tornare a casa».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Maggio 2019, 05:01
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