Salvini, blitz allo stadio Flaminio: «È il simbolo del declino di Roma»
«Facciamo due passi con gli abitanti del quartiere tra rifiuti, camperisti e quant'altro. Per gli appassionati di sport il Flaminio significa qualcosa. E' cresciuto anche un fico nei bagni, un bel microclima...», commenta Salvini in perlustrazione sull'area con gli esponenti leghisti del territorio. Se qualcuno del Comune sta guardando, prosegue, «visto che Raggi mi ha in simpatia... Virginia dai vieni a fare 2 passi, dai un occhio. Sei lì da 3 anni e mezzo e qualcosina dovresti averla capita di Roma».
Di ristrutturare il Flaminio si parla da secoli. Nel 2018, l'assessore allo Sport Daniele Frongia annunciava l'avvio di operazioni di bonifica, pulizia, rimozione dei rifiuti. Operazione propedeutica, sulla carta, alla creazione di un parco monumentale dove ospitare anche la Casa del Rugby. È tutto fermo. Simbolo del degrado e, per Salvini, sponda perfetta per attaccare l'amministrazione Raggi.
In serata è arrivata la risposta di Frongia: «Abbiamo avviato diverse interlocuzioni per elaborare una bonifica delle aree interne e circostanti la struttura, messo in bilancio circa 100 mila euro e realizzata la stessa nel mese di ottobre dello scorso anno, grazie alla quale si è provveduto alla rimozione dei detriti e rifiuti presenti nella struttura e alla pulizia del verde infestante a terra, compreso il campo da gioco».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Ottobre 2019, 05:01
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