Roma-Lido, un treno chiamato desiderio: 7 giorni tra corse saltate e vagoni pieni

Lorena Loiacono
Una settimana di trasporti a mezzo servizio, tra corse saltate e traffico in tilt: a Ostia è sempre caos. Lunedì scorso la ferrovia Roma-Lido inaugurava infatti le corse ridotte, con la chiusura di tre fermate su 13: cancelli sbarrati (ad esclusione del fine settimana) per Stella Polare, Castel Fusano e Cristoforo Colombo. In questo modo, sulla carta, le corse più corte sarebbero state in orario.
Ma così non è. Il bilancio di questa prima settimana, infatti, non è lusinghiero: i pendolari hanno avuto mattinate da incubo con treni sovraffollati, dove il distanziamento sembra essere stato cancellato, e corse saltate: «A cosa serve aver tagliato le fermate - denunciano le persone in attesa sulla banchina - se i convogli arrivano comunque tardi?». Il problema si concentra nelle ore di punta, dalle 7 alle 9 di mattina e poi di nuovo a metà pomeriggio. Al momento girano solo 5 treni al giorno. «Spesso i ritardi non vengono segnalati - si lamentano i passeggeri - i treni del mattino arrivano sempre 10-15 minuti dopo l'orario previsto».
Venerdì scorso la Regione Lazio ha presentato un progetto di rilancio per la Roma-Lido ma la tensione resta alta: «Andremo sotto la Regione a fine mese per rivendicare i nostri diritti. Secondo quest'ultimo progetto, abbiamo capito che vedremo arrivare il primo treno nuovo non prima del 2025 spiega Maurizio Messina, portavoce del Comitato pendolari Roma Lido mentre il primo treno revisionato dovrebbe entrare in esercizio soltantoc nella prossima estate. Quindi per un anno restiamo così come stiamo adesso, con tutti i disagi». Oltre ai problemi quotidiani c'è anche la paura, concreta, che quelle tre fermate chiuse durante la settimana possano diventare luoghi di bivacchi o finire per essere saccheggiate, rischiando di renderle inagibili. Ma arrivano rassicurazioni in merito alla vigilanza: per i disservizi invece c'è da lavorare.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Settembre 2021, 05:01
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