Rita Vecchio
E la vita bussò arriva al Parco della Musica, penultima tappa

Rita Vecchio E la vita bussò arriva al Parco della Musica, penultima tappa
Rita Vecchio
E la vita bussò arriva al Parco della Musica, penultima tappa del minitour che celebra i cinquant'anni di carriera di Mario Lavezzi, da quel 1969, quando pubblicò Il primo giorno di primavera (successo dei Dik Dik). Sul palco gli ospiti romani: Luca Barbarossa, Mogol, Filippo Bisciglia.
Dopo l'uscita del super cofanetto E la vita bussò - tre dischi e l'inedito Canti di sirene con Franco Califano - il music maker, compositore, produttore, cantautore, è salito sul palco (cinque date in tutto) per sfogliare l'album dei ricordi con fotografie, curiosità, aneddoti (messi a punto con Danilo Vizzini, Marzia Turcato e Giuseppe Ragazzini) e musica. Con la regia di Duccio Forzano (Festival di Sanremo, Che tempo che fa)
Se la vita bussa, Lavezzi risponde?
«Effettivamente la vita mi ha chiuso porte, ma mi ha aperto portoni».
Per esempio?
«Quando lasciai i Camaleonti per il servizio militare che, tra Cantagiri e dischi, avevo rimosso. Incontrai però Battisti e Mogol: ci fu Il primo giorno di primavera e tutto il successo dopo».
I Camaleonti, Battisti e Mogol. E poi?
«E poi Loredana (Bertè, ndr). La incontrai quando le censurarono Sei bellissima (A letto mi dicevi sempre). Furono fuoco e fiamme. Un vulcano che mi ha forgiato nel gestire tutte le altre».
Vanoni, Mannoia, Oxa...
«Le sento ancora tutte (un po' meno Anna, ma ha un carattere particolare). Per l'album della Vanoni, mi ritrovai a lavorare con Jerry Mulligan. Allora ci si chiudeva tutti insieme a suonare. Eravamo a Forte dei Marmi con lo studio mobile Fonoprint e tre arrangiatori. Non è come oggi, dove i provini si fanno al pc come fosse una masturbazione. È meglio fare un'orgia (ride, ndr)».
Cinquanta: tirando le somme?
«Pochi rimpianti».
Uno?
«Peccare di ingenuità. Nel lavoro, mi sarei fatto valere di più. Nella vita privata, sarei stato un po' meno sbarazzino. Prima di mia moglie Mimosa, con cui sto da 40 anni, ero così».
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Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Gennaio 2020, 05:01
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