Ragazza disabile di Chernobyl segregata e truffata a Forlì

Ragazza disabile di Chernobyl segregata e truffata a Forlì
Un dramma senza fine per una bambina che, fuggita dalle radiazioni di Chernobyl, ha incontrato in Italia una famiglia capace di violentarla quando aveva solo 10 anni e di truffarla anche nella malattia. Oggi, maggiorenne, ha visto finalmente arrestare i suoi aguzzini: due conviventi di Castrocaro Terme, di 71 e 59 anni. La vittima è una ragazza di origine bielorusse di 22 anni che, fin da bambina, passava le estati in Italia con una coppia a Forlì. Nel 2014 la ragazza ha avuto un grave incidente in bicicletta che l'ha ridotta invalida all'80%. Furono talmente gravi le conseguenze riportate dall'incidente che l'assicurazione decise di versarle 2 milioni e 120mila euro. Una somma incassata dalla diabolica coppia senza averne alcun titolo. Una vita di vessazioni, violenze e raggiri, quindi, a cui la giovane è riuscita a mettere fine chiedono aiuto ad una delle assistenti sociali che la seguiva. Nel mese di ottobre scorso, infatti, ha lasciato un biglietto all'operatrice con una chiara richiesta di aiuto. Anche perché, dopo aver confessato alla donna che la teneva in casa le violenze subite dal suo compagno, è stata cacciata e costretta a vivere in un monolocale decisamente inappropriato alle sue condizioni fisiche. Gli investigatori della Squadra mobile coordinati dalla procura di Forlì hanno ipotizzato nei confronti della coppia i reati di maltrattamenti, truffa, circonvenzione di incapace e violenza sessuale. Denunciata a piede libero la figlia della donna, una ragazza di 24 anni, anche lei per circonvenzione d'incapace. Con i soldi dell'assicurazione destinati alla ragazza, i due hanno acquistato due ville a Castrocaro e Cles, in Trentino, zona di origine della donna, oltre ad aver comprato negli anni auto e altri beni, ora sottoposti a sequestro. (L.Loi.)

Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Marzo 2018, 05:01
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