«Pronti a spendere meno»

Mario Fabbroni
Un nuovo trionfo leghista. Tra Bolzano e la provincia autonoma di Trento, Matteo Salvini si ritrova tra le mani un Carroccio che oramai conquista la palma del miglior partito alle urne, mietendo consensi probabilmente inimmaginabili fino a meno di un anno fa.
Più di un terzo del nuovo Consiglio provinciale trentino uscito dalle elezioni di domenica scorsa, infatti, sarà composto da esponenti della Lega: dei 35 componenti dell'assemblea provinciale, 13 sono gli eletti nella lista del Carroccio, oltre al candidato presidente Maurizio Fugatti che guiderà il governo provinciale. Altri sette consiglieri fanno parte di sei liste della coalizione che appoggia Fugatti. Risulta ormai sfaldata la coalizione di centrosinistra autonomista che ha governato il Trentino negli ultimi cinque anni: al Pd vanno 4 seggi (più quello del candidato presidente Tonini). Il Patt (partito del presidente uscente Ugo Rossi) conquista 3 seggi. Alla nuova formazione Futura 2018 vanno due seggi, uno solo all'Unione per il Trentino. Il Movimento 5 Stelle conquista un posto, più quello del candidato presidente Degasperi.
A Bolzano invece l'ex M5s Paul Koellensperger ha ottenuto un successo insperato ottenendo il 15,2% con la sua lista civica, seconda forza provinciale alle spalle della Svp che, pur segnando un calo del 4%, ha ottenuto comunque quasi il 42%. Lega all'11%, Verdi al 7%. I 5Stelle vanno poco oltre il 2% mentre il Pd non arriva al 4%. «Il voto nelle due province autonome è un risultato mai raggiunto nella storia della Lega - ha commentato Salvini -. Questo vuol dire che sono stti premiati i primi quattro mesi di governo nazionale. Qui per la prima volta il Pd e la sinistra fanno le valigie e non sono al potere».
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Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Ottobre 2018, 05:01
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