Pompieri uccisi dallo scoppio

Lorena Loiacono
Tre morti e due feriti in gravissime condizioni per l'esplosione che ieri sera ha scosso l'intera città di Catania. L'incidente è avvenuto in una palazzina in via Garibaldi dove, al piano terra, era presente un'officina che riparava biciclette. Tra le vittime, due sono vigili del fuoco intervenuti nell'edificio in seguito all'allarme lanciato dai residenti. Altri due pompieri sono rimasti gravemente feriti e sono stati trasportati d'urgenza nell'ospedale Garibaldi. Ad avere i primi sospetti di quanto stesse per accadere sono stati alcuni residenti, spaventati dalla forte puzza di gas che si sentiva nell'edificio. Hanno chiamato i vigili del fuoco da cui è stata immediatamente inviata sul posto una squadra. Secondo una prima ricostruzione, tutta da accertare in base alle indagini che vanno comunque avanti, i vigili del fuoco una volta giunti sul posto hanno individuato la porta da cui si avvertiva una fuoriuscita di gas e, per aprirla, hanno dovuto utilizzare una motosega per tagliare il catenaccio che la teneva chiusa. Non appena la motosega è venuta in contatto con la catena, l'esplosione è stata devastante ed ha investito i pompieri. Due di loro sono morti sul colpo oltre ad una terza persona, il proprietario della casa.
Ma ieri sera, all'arrivo dei soccorsi, purtroppo non si escludeva la possibile presenza di una quarta vittima tra i residenti. Sul posto sono accorse sia le ambulanze sia le forze dell'ordine, oltre al sindaco Enzo Bianco e ai residenti della zona, tutti scossi per quanto accaduto e per le terribili conseguenze dell'esplosione. Attimi di panico e tanta paura: «Ho sentito un boato incredibile - racconta un negoziante presente al fragore - e ho pensato a una bomba violenta, sembrava un attentato: ho avuto una grande paura». La Procura di Catania ha aperto una inchiesta per fare luce sulle responsabilità.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Marzo 2018, 05:01
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