Parrucchieri e lavanderie, dichiarazioni troppo basse

Barbieri e parrucchieri, lavanderie e fiorai. Sono queste le categorie meno in regola con gli studi di settore. Secondo l' Agenzia delle Entrate, che ha messo sotto la lente le dichiarazioni 2016 di commercianti, artigiani, professionisti, piccole imprese sottoposti agli studi di settore, barbieri e parrucchieri risultano in regola con le stime del fisco solo nel 45% dei casi. Il 55% dichiara invece ricavi troppo bassi rispetto ai parametri fissati dagli studi di settore. Ci sono poi altre categorie che presentano meno irregolarità per i ricavi dichiarati, ma che comunque lasciano dei dubbi al fisco. Per esempio discoteche, night club e scuole di danza che nel 95% dei casi dichiara dati non coerenti.
Fra i più fedeli ai calcoli del fisco ci sono invece gli amministratori di condominio e i laboratori di analisi. In generale, dei 3,3 milioni di contribuenti sottoposti allo strumento degli studi di settore, solo il 64% risulta in regola. L'erario consente di adeguarsi' in dichiarazione, così la soglia sale alla fine al 71,8%. Il restante 28,2% di contribuenti (in pratica quasi un milione) invece non ne vuole sapere di adeguarsi e sfida il fisco ad un accertamento. (A.Sev.)

Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Novembre 2017, 12:18
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